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A Gattinara dopo 2490 chilometri in vespa

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Si è conclusa l’avventura in giro per l’Italia di Alessandro Masiero

Poco più di due settimane fa era partito dall’Escobar di corso Garibaldi, a Gattinara. E’d è qui che ha fatto ritorno Alessandro Masiero, il gattinarese classe 1977 che ha affrontato il giro d’Italia con la sua Vespa 125; da Gattinara a Palermo, passando dalla costa adriatica, e ritorno (in nave), per un totale di 2.490 chilometri, sedici giorni di viaggio, decine di persone conosciute ed emozioni a non finire. Quella più bella? Dormire l’8 dicembre in tenda in spiaggia per godersi il tramonto e i 20 gradi di Tropea.

«Tutto è andato bene – racconta Masiero – e sono tornato a casa senza aver riportato nessun problema tecnico né alla Vespa né a me stesso. Per la prima volta, tutto è andato come avevo pianificato, non so se per merito dell’esperienza o della fortuna. Il viaggio è nato un po’ per scommessa, ma anche per conoscere il Paese dove sono nato e vivo. L’Italia è lunga quasi 1.500 chilometri e cambia tantissimo il modo di vedere le cose e pensare. Uno lo studia sui libri di scuola, io sono riuscito a vederla in prima persona». La scommessa è stata quella degli amici che, dopo aver raggiunto Barcellona in Vespa in piena estate, con l’arrivo dell’inverno gli hanno detto: «Ora farai meno chilometri». Niente affatto, ecco pronta la nuova avventura di Masiero lungo lo stivale.

«Anziché girare più giorni in Sicilia, come mi ero prefissato – dice Masiero – ho pensato che in realtà sono molto più difficili da raggiungere la Calabria o la Puglia, mentre in Sicilia prendi un traghetto e ci arrivi. Quindi ho approfittato di quei due tre giorni per girare meglio la Calabria e la Sila». Masiero è arrivato in Calabria dopo aver partecipato nei pressi di Pescata a un motoraduno a insieme a un centinaio di moto, ma lui era l’unico che arrivava dal Piemonte con una Vespa. L’emozione più bella è stata «quando ho dormito in tenda, in spiaggia a Tropea – dice Masiero -. C’erano 20 gradi e con quelle temperature non si dorme in albergo, ma si guarda il tramonto sullo Stromboli. Sono riuscito quasi sempre a farmi ospitare, tranne un paio di volte che ho usato Airbnb. Arrivavo verso le 16 – 16.30 da chi mi ospitava, solitamente persone che trovavo su Internet o col passaparola; mi sistemavo, mi facevo una doccia, mangiavamo e andavamo in giro per la città».

L’ospitalità non è mancata, tanto che durante una notte trascorsa vicino a Cefalù, in Sicilia, la persona che ospitava Masiero gli ha fatto ritirare la Vespa nel suo ufficio.