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Ai Campionati di Cheerleading l’Arcobaleno cade e arriva ultimo

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«Ma non può essere un minuto sfortunato a rovinare un’esperienza meravigliosa»

Gara sfortunata, quella dello scorso weekend per la squadra “Revolution” della società sportiva Arcobaleno, impegnata nella seconda giornata dei campionati italiani di Cheerleading nella categoria “Senior Group Stunt Coed”. Il gruppetto è caduto durante l’esibizione ed è finito ultimo. Ma la società vuole comunque sottolinearne l’impresa, perché non può essere un minuto di esibizione a rovinare un’esperienza meravigliosa. Ecco il loro comunicato.

«Spesso, sempre anzi, nelle pagine dei quotidiani se si parla di sport, vengono celebrate delle imprese, dei traguardi raggiunti, le grandi vittorie del super campione di turno. Tutto chiaramente guadagnato col sudore, con la fatica, con l’impegno e con tanti sacrifici. Ma l’impegno, la fatica, i sacrifici, il sudore e anche le lacrime, ce li mette, e tanto, anche chi non vince. Oggi celebriamo chi arriva ultimo.
Cervia, Emilia Romagna, Palasport. Sabato 16 e domenica 17 aprile 2016, c’è la seconda tappa dei campionati italiani di Cheerleading e Cheerdance. Molti gli atleti provenienti da tutta Italia: Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lazio. L’A.S.D. Arcobaleno di Borgosesia e i suoi Rainbow Cheer, partecipano alla manifestazione nella categoria “Senior Group Stunt Coed”, con il team “Revolution” formato da Giacomo Gaio, Chiara Bortoluzzi, Marta Camana e Beatrice Dellarolle. La gara, per chi non lo sapesse, dura un minuto. Un minuto. Mesi, settimane, giorni. Ore ed ore di allenamenti. Ma a disposizione c’è solo un minuto. E in quel minuto, Giacomo, Chiara, Marta e Beatrice cadono. E arrivano ultimi. Tragedia? Un po’. L’età media del team supera a malapena la maggiore età e l’esperienza è ancora più “giovane”, è la loro seconda gara. Metteteci anche dentro che alla loro prima gara si erano classificati al primo posto! E chi se lo aspetta di poter cadere? Chi si aspetta una caduta da così in alto a così in basso? Arrivare ultimo. Il boccone diventa difficile da mandare giù. Ma capita. Di cadere.

Sono ragazzi fortunati, perché fanno parte dell’Arcobaleno. L’Arcobaleno è fortunato, perché ha in squadra questi quattro ragazzi. Questi e tanti altri ovviamente. Che sono con l’Arcobaleno per imparare. Anche a cadere. All’Arcobaleno vince anche chi non vince. Cosa si vince? Un sacco di cose! Passo indietro. Un minuto di gara. Ultimo posto. Può questo minuto di gara far dimenticare, rovinare le decine, forse centinaia di ore passate insieme ai compagni e allenatori, ad incitarsi, incoraggiarsi, allenarsi, migliorarsi? A diventare amici! No. Può questo minuto di gara rovinare il weekend passato con questi nuovi amici, dove oltre a quel minuto di gara ci sono state risate, passeggiate sulla spiaggia, un viaggio, con genitori, nonni, che hanno condiviso insieme agli atleti la passione per uno sport. Può? No. Può un minuto spegnere le urla di chi fa il tifo per te, prima, durante e dopo? No. Può un minuto di gara valere un secondo di abbraccio, con chi ha passato con me quel breve ed infinito minuto? No.

Ecco cosa si vince. Si vince che siete bravi, ragazzi. Avete vinto voi stessi, avete vinto queste parole. Avete vinto la voglia, da martedì prossimo, di tornare ad allenarvi. È facile aver voglia quando si arriva primi, non quando si arriva ultimi. Sono ragazzi fortunati all’Arcobaleno. Perché hanno voglia sempre! E non ce ne voglia la coppia Eleonora Frascotti/Benjiamin Blank dei Rainbow Cheer, che ha vinto davvero, primo posto nella categoria “Senior Partner Stunt”, se parliamo di loro alla fine e in una riga e mezza. Bravissimi anche loro! Ma oggi vince chi arriva ultimo.

Ed all’appuntamento finale del Campionato Italiano a Salsomaggiore Terme il 28 e 29 Maggio, dove concorreranno tutti i Team Rainbow: “Cadet”, “Junior” e “Senior” dell’associazione Arcobaleno, non importerà il risultato, ma il modo in cui lo si ottiene. Ultimi o primi, avete già vinto! Let’s go Rainbow!»