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Aisla a Trivero, convegno e una madrina d’eccezione

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Aisla a Trivero, domani mattina un convegno con Elema Romagnolo come madrina.

Aisla a Trivero, domani il convegno

Un convegno sulla Sla con ospiti d’eccezione ed Elena Romagnolo come madrina, Appuntamento sabato dalle 9 al cine-teatro “Giletti” di Ponzone. Presiede il convegno la dottoressa Gabriella Maffei, vice sindaco di Trivero. Relatori sulla ricerca saranno Letizia Mazzini del centro esperto Sla di Novara e Adriano Chiò del centro esperto Sla di Torino. Presenterà anche Simone Veronese dell’associazione “Faro” di Torino che invece si concentrerà sull’argomento delle cure palliative domiciliari. Sono stati invitati anche i dirigenti dell’Asl Biella, presenti poi speciali ospedalieri e operatori territoriali che seguono i malati e famigliari. A seguire il pranzo per la ricerca l salone dell’asilo di Portula (per adesioni contattare i seguenti numeri: 342.5232.508 oppure 333.5844.460).
Elena Romagnolo ha da subito accolto l’idea di essere madrina dell’evento: «Sono contenta e orgogliosa di essere la testimonial di questo convegno scientifico. Sono onorata di poter prendere parte e poter dare un piccolo contributo a questa “corsa”; una staffetta dove ognuno, malati, familiari, medici e volontari, fa la propria parte per sconfiggere la Sla, una terribile malattia. Certamente si tratta di una gara lunga e faticosa, ma il premio è grande e importante».

Il progetto futuro

La presenza di Elena Romagnolo non è casuale. Per il futuro l’idea potrebbe essere quella di organizzare una corsa non competitiva a Trivero, a scopo benefico e divulgativo: «Riuscire ad organizzare e coinvolgere tante persone in una corsa podistica a scopo benefico sarebbe davvero bello. Un’ottima occasione per condividere un momento di sport sano, di raccolta fondi per la ricerca, e di sensibilizzazione su questa terribile malattia».
Elena Romagnolo conferma il suo legame con il territorio anche dopo aver lasciato l’Esercito, ma continua a correre con i colori della Cus Pro Patria: «In questa “nuova fase” della mia carriera sportiva mi sto dedicando principalmente alle gare su strada. Le mie giornate sono sempre piene e impegnative ma amo la mia famiglia e amo la corsa, questo rende le “cose più facili”, in più posso sempre contare sull’appoggio di mio marito e dei nonni della mia Carlotta…»

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