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Alagna ricorda Felice Giordano a 50 anni dalla tragedia

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Alagna ricorda Felice Giordano a 50 anni dalla tragedia. La comunità non dimentica il capo guida, pochi giorni fa celebrata una messa in suo ricordo.

Alagna ricorda Felice Giordano

La vicenda viene ricordata nel libro “La corda d’argento». «Le noiose pratiche coprivano la scrivania del suo ufficio nel municipio di Innsbruck erano un ricordo quanto mai lontano per Heinz Gallmetzer, mentre tutto assorto nel suo compito saliva verso la Piramide Vincente con un gruppo di amici. Erano in tanti, diciannove, tutti alpinisti che con gli sci ai piedi stavano salendo sul Monte Rosa. Un vento continuo e fastidioso faceva turbinare la neve sul ghiaccio, cumuli di neve si formavano e subito sparivano formandone altri, la visibilità si riduceva con l’avanzare ma la meta non doveva essere troppo lontana».

Il 29 aprile 1968

Poi il racconto di quel tragico 29 aprile 1968 riprende: «D’un tratto Gallmetzer che apriva la fila sparì precipitando in un profondo buco che si era aperto nella coltre nevoso. Un insidioso crepaccio, occultato dalla neve portata dal vento l’aveva inghiottito. I compagni, sebbene colti di sorpresa, non si fecero prendere dal panico e si misero subito in azione per soccorrere l’amico, ma i loro i richiami non ricevettero alcuna risposta».  Giunti sul posto i soccorritori si calarono nel crepaccio, fecero diversi tentativi per raggiungere Gallmetzer, ma non si riusciva a trovare traccia.

La tragedia

Giordano era incastrato a trenta metri di profondità. I suoi compagni non senza sforzi riuscirono a tirarlo fuori dalla morsa del ghiaccio.
La notizia sconvolse l’intera vallata. Il 4 novembre di quell’anno al teatro dell’Unione il sindaco Giovanni Chiara consegnò a Maria Traglio, la vedova di Felice Giordano, la medaglia d’argento al valor civile. Il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat l’aveva conferita alla memoria alla guida alagnese.

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