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Biella, alla Fondazione Angelino uno dei migliori cervelli internazionali

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Quarantaquattro gli scienziati italiani inseriti nella lista dei migliori 3100 cervelli internazionali

Mario Boccadoro, direttore della Struttura complessa di Ematologia dell’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e membro del Comitato scientifico della Fondazione Clelio Angelino – organizzazione non lucrativa di utilità sociale che opera nel settore sanitario a favore dei malati emato-oncologici biellesi – è tra le menti scientifiche più influenti nella classifica stilata da Thomson Reuters, agenzia di rating della ricerca globale.

La classifica mondiale della ricerca vede in prima fila gli Usa, con centri superquotati quali il Massachusetts Institute of Technology e la Stanford University, sfidati dai centri di ricerca cinesi e australiani. Cinque gli Stati europei nella lista dei primi 12 più prolifici: Gran Bretagna (seconda), Germania (terza), Francia (nona), Svizzera (10ma) e Spagna (12ma). Più defilata l’Italia, in grado però di distinguersi per i 44 scienziati inseriti nella lista dei migliori 3100 cervelli internazionali, sui nove milioni di ricercatori attivi. 

A guidare il plotone delle grandi menti del bel Paese cinque scienziati nell’ambito della nutrizione: Maurizio Battino (Università Politecnica delle Marche), Daniele Del Rio e Nicoletta Pellegrini (ateneo di Parma), Mauro Serafini (Cra-Nut) e Paolo Nannipieri (Università di Firenze). Ci sono poi gli ematologi Michele Baccarani (Università di Bologna) e il già citato Mario Boccadoro (Molinette di Torino), i cardiologi Antonio Colombo (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e Aldo Pietro Maggioni (direttore del centro di ricerca dell’Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri), oltre all’oncologo Aron Goldhirsh (Istituto europeo di oncologia), al nefrologo Giuseppe Remuzzi (Istituto Mario Negri) e all’immunologo Alberto Mantovani (direttore Humanitas). Tra gli esponenti delle scienze «dure», Erasmo Carrera (Politecnico di Torino) e Daniele Ielmini (Politecnico di Milano) per l’ingegneria, Andrea Cimatti per le scienze spaziali (Università di Bologna), Bruno Scrosati per la scienza dei materiali (Istituto Italiano di Tecnologia) e Giuseppe Mingione per la matematica (Università di Parma).  

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