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Borgosesia: addio a Elio Bertoli, colonna del sindacato

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Fu reggente della Cisl

E’ morto Elio Bertoli, per anni reggente della sezione borgosesiana della Cisl. Originario della bassa vercellese, ha vissuto prima a Grignasco, poi a Varallo e infine a Borgosesia. Da giovane ha studiato come seminarista e si è diplomato maestro: proprio per via di queste sue qualifiche è stato inviato dai salesiani nei villaggi della Bolivia. Una volta tornato in Italia ha deciso di abbandonare questo suo progetto di vita e di non prendere i voti. Il lavoro l’ha portato da un’altra parte e più precisamente all’interno della Cisl di Borgosesia, della quale ha fatto parte fin dagli anni ‘80. Qui seguiva una categoria di fondamentale importanza per il territorio valsesiano, quella dei tessili. Ha lavorato per anni fianco a fianco con Giuseppe Veziaga, poi trasferito a Vercelli, e Ferruccio Baravelli. E’ stato proprio dopo il trasferimento di Veziaga che Bertoli è diventato il numero uno nel sindacato borgosesiano, assumendo il ruolo di reggente.

E’ rimasto all’interno della Cisl fino a quando la salute glelo ha permesso: una ventina di anni fa è infatti stato colpito da un aneurisma, che non gli ha più permesso di lavorare. Pochi anni prima, spinto da quell’amore per i ragazzi che lo aveva portato a studiare da maestro, è entrato a far parte dell’Escai di Borgosesia. Si occupava in modo particolare dei lavori d’ufficio e viene ricordato per le sue capacità di realizzare i volantini. Era infatti un ottimo comunicatore grafico, «nonché una persona colta e preparata – ricorda Baravelli -, con una conoscenza delle cose che spaziava a 360 gradi. Ricordo ancora quando sono entrato nel sindacato: se c’era da riprendermi lo faceva in latino, tanto che alla fine ho dovuto imparare anche io qualche parola per capire cosa mi stesse dicendo». Bertoli ha lasciato la moglie Daniela Chiara.