Borgosesia aspetta da 7 anni il primario di medicina

L’ospedale valsesiano è anche orfano del primario di ortopedia

Dal 2010 all’ospedale di Borgosesia manca il primario di medicina. 

I reparti che richiedono un punto di riferimento sono: medicina generale per l’area medica e chirurgia generale, ortopedia e traumatologia e ostetricia e ginecologia per l’area chirurgica. Fino al 2010 l’incarico di primario di medicina al “Santissimi Pietro e Paolo” era affidato al dottor Luciano Mutti, da allora l’Asl non ha messo nessuno al suo posto.

 «Non è stato indetto alcun concorso – spiega l’ex assessore borgosesiano Paolo Tiramani -, semplicemente si è provveduto a uno scavalco che dura ormai da sette anni. All’inizio abbiamo pensato che non nominavano il primario perchè avrebbero unificato la struttura complessa con Vercelli, cosa che invece non è mai stata fatta. I due reparti sono rimasti indipendenti, peccato che all’ospedale di Cascine Agnona non sia mai arrivato un nuovo primario. E questo non significa che l’Asl non ha costi, perchè ovviamente deve dare un cospicuo “bonus” allo specialista che un paio di volte a settimana arriva a Borgosesia da Vercelli».

Situazione simile anche per ortopedia senza primario e anche in questo caso non ci sono in vista concorsi nè progetti di unione con Vercelli. «Non se la passano meglio oculistica, la cui responsabile è in maternità e non è stata sostituita, nè oncoematologia, con il dottor Alberto Santagostino che ormai da mesi è in aspettativa perchè in servizio in un ospedale in Francia – sottolinea Tiramani -. Qui non si tratta di questioni politiche, il colore della giacca non c’entra, qui il problema sta proprio nell’atteggiamento della direttrice generale dell’Asl, che rimane sorda di fronte alle richieste del territorio. Non per niente all’ultima assemblea dei sindaci l’operato di Chiara Serpieri è stato bocciato da quasi tutti i primi cittadini della Valsesia, salvo da chi se ne è andato prima della votazione».

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