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Caldo, non solo disagi: a Vercelli e Biella pone le basi per una buona vendemmia

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Sole e temperature elevate di inizio estate fanno ben sperare i viticoltori

Il caldo di inizio estate non vien per nuocere. Almeno non per tutti, e non per i viticoltori. Per questi ultimi giunge “atteso e nei tempi opportuni” per favorire un ottimale sviluppo delle uve in vista della vendemmia.

“Le alte temperature fanno migliorare la qualità delle uve e sono la premessa di una ottima vendemmia, dopo la pioggia primaverile” commentano Paolo Dellarole e Maria Lucia Benedetti, presidente e direttore della Coldiretti interprovinciale.

Infatti, in questa fase, l’innalzamento della colonnina di mercurio garantisce la sanità dei grappoli messa invece in pericolo dall’umidità delle settimane scorse: il pericolo numero uno resta quello delle grandinate, sempre possibili soprattutto in conseguenza di repentini sbalzi di temperatura e particolarmente nella fascia prealpina dove si concentrano i vigneti e dove l’aria calda della pianura può ‘scontrarsi’ con quella, più fredda, che scende dalle montagne.

“Anche se occorrerà aspettare nelle prossime settimane per una corretta valutazione, le condizioni – come sottolinea il servizio vitivinicolo di Coldiretti Vercelli Biella – sono al momento positive per il raccolto. E’ in ogni caso importante che continui a fare bel tempo: siamo in presenza ad oggi di un’annata decisamente piovosa e la produzione in anticipo, come ciclo vegetativo, potrà avvantaggiarsi molto grazie al bel tempo di luglio e agosto. Se non ci saranno sorprese la partenza della vendemmia nelle nostre province è prevista a inizio settembre con la raccolta delle uve bianche, per proseguire sino ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone: si partirà con Bonarda, Vespolina e Croatina e, da ultimo, il Nebbiolo”.

Come detto, molto dipenderà dall’andamento climatico in prossimità della raccolta delle diverse varietà ma è probabile che anche quest’anno si riproporrà la tradizionale sfida con la Francia per il primato qualitativo.

Anche il territorio ha tutte le carte in regola per far bene e continuare il blasone dei nostri grandi vini di tradizione“Dal Gattinara ed Erbaluce di Caluso Docg alle Doc Coste Della Sesia, Lessona, Bramaterra, sono molte le produzioni che testimoniano una tradizione secolare e che incontrano, oltre al consenso del pubblico, un crescente spazio di mercato anche a livello internazionale”.

Come confermano i dati regionali (Settore Programmazione e Coordinamento Sviluppo Rurale e Agricoltura sostenibile) relativi al 2015, la viticoltura in provincia di Vercelli conta 208 ettari di superficie, quasi tutti in produzione, a cui vanno aggiunti i 294 della provincia di Biella: la produzione totale supera rispettivamente gli 11.000 e i 31.000 quintali. Il sesto censimento (2010) generale dell’agricoltura rilevava 246 aziende con superfici vitate in provincia di Vercelli e 437 in provincia di Biella.

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