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Cellio, quest’anno la festa della birra si prende una pausa

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Per la prima volta, dopo 25 anni, l’organizzazione ha optato per la sospensione nella speranza di riuscire a riproporla in futuro.

E’ ormai certo: l’estate valsesiana 2016 non si animerà con la tradizionale festa della birra celliese. Per la prima volta, dopo 25 anni, l’organizzazione ha optato per la sospensione nella speranza di riuscire a riproporla in futuro, magari già dal prossimo anno.
Nonostante abbia sempre fatto registrare grandi numeri e pieno successo, gli organizzatori hanno scelto di prendersi un anno di pausa.

Tra i motivi che hanno portato alla decisione il mancato cambio generazionale: «Anche il nostro gruppo, come purtroppo succede in parecchie altre associazioni, scarseggia di giovani disposti a mettersi in gioco, a prendere le redini della manifestazione – spiega Gabriele Bortoluzzi, consigliere della Pro loco celliese e membro del “Gruppo festa della birra” -. La maggior parte dei componenti si è occupato della festa della birra per anni, c’è addirittura anche chi un quarto di secolo fa l’aveva fatta nascere. Oggi la maggior parte di noi lavora, qualcuno ha attività in proprio, altri hanno famiglia, e manca il tempo per occuparsi della manifestazione che richiede impegno. Senza contare che vengono a mancare quella carica e quell’entusiasmo che sono tipici dei giovani e che sono indispensabili per la buona riuscita dell’evento».

La festa della birra di Cellio è stata, insieme a quella di Ara, una delle prime a essere nate in zona: «Quando è stata proposta per la prima volta è stata una novità per tutta la valle – continua Bortoluzzi -; forse nessuno allora credeva che avrebbe avuto così tanto successo. I giovani venivano perchè trovavano buona musica, cibo, fiumi di birra e divertimento assicurato. Dopo di noi, con il passare degli anni, le feste della birra sono state organizzate un po’ ovunque». 

Con gli anni è aumentata anche la burocrazia che sta dietro all’organizzazione di un evento di questa portata: «A frenare anche i più volenterosi – continua Bortoluzzi – ci sono purtroppo i molti, spesso troppi, permessi che vengono richiesti. Una volta era più facile mettere in piedi questa festa, ora non è più così. E se tutto diventa complicato, allora viene a mancare anche il divertimento, che deve essere alla base della festa, non solo per gli ospiti ma anche per gli organizzatori».

Nonostante tutto, l’impegno del gruppo organizzatore è di non far scomparire l’evento: «Il fatto di restare fermi per un anno non significa che la festa della birra non sarà mai più organizzata – conclude Bortoluzzi -. Questa pausa ci servirà anche per capire se riprovarci. Nessuno di noi vorrebbe interrompere la storia della festa della birra, se è durata venticinque anni un motivo deve pur esserci».

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