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Collegamenti necessari per l’economia, Gianni Filippa rilancia le infrastrutture

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ambientalisti contro pedemontana

Collegamenti necessari per l’economia, il presidente  di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa, rilancia le infrastrutture.

Collegamenti necessari per il futuro

«La facilità di connessione tra Paesi e quindi tra popolazioni – spiega – è sempre stata una priorità: prima per il commercio, poi per l’industria e ora anche per il turismo, che è molto influenzato dalla comodità dei trasporti. La propensione di uno straniero a visitare l’Italia è diversa se sbarca a Malpensa o in un’altra città europea e Malpensa necessità di più collegamenti intercontinentali».

Le necessità del territorio

«Anche nelle nostre zone – continua il presidente degli industriali novaresi, vercellesi e valsesiani, che rappresenta quasi 800 aziende con 44mila dipendenti – dobbiamo dare nuovo impulso alla realizzazione di infrastrutture che da troppi anni sono nell’elenco delle cose da fare: il completamento della circonvallazione di Romagnano Sesia e la pedemontana Biella-Gattinara-Romagnano, solo per citarne alcune. Ma si devono rendere più scorrevoli anche i collegamenti stradali tra Novara e Arona e tra Novara e Vercelli. Non dobbiamo, inoltre, dimenticare che lo sviluppo economico passa dal potenziamento dei servizi alle imprese: le connessioni internet ad alta velocità lasciano ancora senza banda ultralarga centinaia di attività produttive, artigiane, commerciali e turistiche della Valsesia e del Cusio. Anche su questo fronte auspichiamo investimenti significativi, certi e in tempi brevi, perché per creare reddito vero, generato dal lavoro, si deve essere innovativi e competitivi».  «Il tema delle infrastrutture – conclude Filippa – non si ferma solo ai trasporti. Come ho già detto altre volte, per le nostre imprese, rispetto ai principali competitor, è come per un maratoneta correre con un peso da 10 chili in spalla e vincere ugualmente. Le industrie tedesche, per esempio, pagano l’energia il 30% in meno, ma noi abbiamo creatività, competenza, innovazione e ogni giorno le nostre aziende, con i nostri collaboratori, sono sui mercati di tutto il mondo a tenere alto il buon nome del “Made in Italy”. Dobbiamo poter competere ad armi pari».

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