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Colonie feline e cani randagi, c’è attenzione da parte del Comune di Borgosesia

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In collaborazione con Asl, Quattro zampe nel cuore e cittadini

Colonie feline e cani randagi: c’è un’attenzione particolare dell’amministrazione comunale di Borgosesia per tutelare gli animali e mantenere sotto controllo il fenomeno, soprattutto nella stagione estiva che per casistica registra un aumento del numero di abbandoni. Da tempo è stato avviato un programma di censimento che vede lavorare fianco e fianco Comune, Asl e l’associazione Quattro zampe nel cuore, con la collaborazione dei cittadini. Nei giorni scorsi sono state posizionate le gabbiette per una colonia felina in via Gilardi: «La situazione stava decisamente sfuggendo di mano in quanto in una colonia già censita e sterilizzata sono state inserite gatte esterne – spiega l’assessore comunale Eleonora Guida, delegata ad ambiente e protezione animali -­. Stiamo intervenendo: le gatte saranno recuperate e sterilizzate, i piccoli visitati e se possibile dati in adozione. E’ importante che le gabbiette non vengano toccate e che per il momento ai gatti non venga dato altro cibo».

Non è stato questo il primo caso dove è stato necessario intervenire: «Sino a oggi abbiamo effettuato un censimento per undici colonie feline in città e nelle frazioni con il controllo e la sterilizzazione di 140 esemplari ­ – elenca Guida  -. Nel solo 2016, ci siamo occupati di quattro colonie con 35 gatti, con il recupero di trenta cuccioli, tutti svezzati e dati in adozione. I gatti feriti vengono affidati alla cure dei veterinari. Il fenomeno delle colonie feline è spesso sottovalutato, in poco tempo si ampliano e diventano ingestibili: proprio per questo portiamo avanti un censimento che sia il più completo possibile. E lo facciamo con la collaborazione dei cittadini che ci segnalano la presenza di raggruppamenti di gatti: chiunque avesse bisogno di supporto o dovesse fare delle segnalazioni, è invitato ad avvisare l’ufficio segreteria del municipio così da permetterci di intervenire».

L’amministrazione comunale ha sottoscritto una convenzione con Quattro zampe nel cuore, i cui addetti si occupano del recupero dell’animale e di gestirne la permanenza, affidandolo per la sterilizzazione all’Asl o, in caso di urgenza, a veterinari privati. L’associazione si occupa anche della cattura di cani vaganti. «Lo scorso anno sono stati accalappiati quaranta cani – specifica l’assessore – e di questi ventitrè sono stati restituiti ai proprietari, quattordici riaffidati, mentre tre si trovano ancora in canile. Capita che vi sia chi se la prende per l’intervento, invece si dovrebbe comprendere che un cane vagante accalappiato non è una punizione, piuttosto la messa in sicurezza immediata per tutelare il cane stesso dalla strada e automobilisti e cittadini dal pericolo di un incidente».

Il Comune vigila anche con attenzione su casi e segnalazioni di cattiva custodia degli animali, arrivando a intimare prescrizioni su episodi specifici. Nel periodo estivo si assiste anche a una crescita degli abbandoni di animali, un comportamento punito dalla legge: «Sull’abbandono di un animale da affezione vige la legge 281 ­ – ricorda Guida – che prevede multe da 150 a 500 euro, integrato dalla legge 189 del luglio 2004 che ha apportato modifiche all’articolo 727 del codice penale disponendo l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. La stessa pena viene prevista per chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, o provoca loro gravi sofferenze».