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E’ nata la delegazione Lilt della Valsesia

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La fiduciaria Lucia Ferraris porterà avanti l’attività con le sue collaboratrici

E’ stata aperta la nuova delegazione valsesiana della Lilt con sede a Varallo. Il dottor Ezio Barasolo, Presidente della Sezione Provinciale della Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) è venuto a Varallo per comunicare ufficialmente la costituzione della Delegazione valsesiana della Lilt, con sede a Varallo, presso i locali messi a disposizione dalla Croce Rossa, con Fiduciaria la Professoressa Lucia Ferraris, che saprà far fruttare l’esperienza maturata in tanti anni di volontariato nell’Associazione, ma sarà affiancata da valenti collaboratrici: Maria Auteri e Maria Rosa Bergero.
La nuova Delegazione sarà autonoma dal punto di vista organizzativo e ogni anno stilerà un programma di attività per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione in campo oncologico, si occuperà della “prevenzione terziaria”, cioè dell’assistenza ai malati oncologici a seguito di interventi o terapie, aiutando le persone a prenotare visite, a entrare nel circuito riabilitativo, indirizzandole al CAS dell’Ospedale di Borgosesia, del quale è responsabile il Dottor Manachino, stilerà un calendario di visite specialistiche gratuite, organizzerà incontri e manifestazioni per raccogliere fondi, poiché la LILT di Vercelli è l’unica a non chiedere neppure un rimborso per le visite specialistiche, facendo affidamento sulla generosità delle persone che si rivolgono a questa Associazione della quale è ben conosciuta la serietà. Il referente scientifico per la nuova Delegazione valsesiana della Lilt sarà il Dottor Gualtiero Canova, Direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Borgosesia, ma Barasolo ha assicurato anche per il futuro la sua piena disponibilità.
Per ora la Valsesia è l’unica Delegazione istituita dalla Lilt  di Vercelli, ed è nata per premiare il lavoro e l’impegno di tanti anni, come ha spiegato il dottor Barasolo rispondendo a molte domande poste dai volontari presenti, concordando con loro sulla improrogabile necessità di un ricambio generazionale per assicurare il futuro dell’associazione, attraverso la sensibilizzazione dei più giovani.

Piera Mazzone

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