Seguici su

Attualità

Emergenza 112, il sindacato dei vigili del fuoco attacca

Pubblicato

il

Emergenza 112: il Conapo, sindacato dei vigili del fuoco, attacca il nuovo numero unico.

Emergenza 112: le critiche del Conapo

Il vice segretario Regionale Piemonte del Conapo, Alessandro Basile spiega che l’attivazione dei soccorsi, in un Paese all’avanguardia, deve essere un progetto prioritario su cui va espressa la massima attenzione da parte degli organi di controllo. Inoltre per risultare efficiente, al fine di garantire al cittadino un servizio eccellente, le forze in campo dovranno essere coese e i regolamenti facili da interpretare, in modo da evitare rallentamenti. Attualmente, il sistema, fatica un po’ a decollare, in primis a causa dei ritardi di attivazione del sistema stesso (dopo svariati richiami e sanzioni da parte dell’Unione Europea) che hanno comportato scelte “frettolose” – come ad esempio l’assunzione di telefonisti laici per la gestione delle chiamate di soccorso – , e inoltre a causa della creazione di un disciplinare tecnico operativo troppo ingessato e privo di flessibilità che non consente agli operatori di gestire in maniera più dinamica le emergenze>.

Le problematiche

Il vice segretario aggiunge ancora: «Nel 2017 sono stati molteplici i casi di ritardo di attivazione o mancato allertamento delle squadre del Corpo Nazionale (circa diciannove), tutto documentato nell’esposto depositato in Procura a Luglio dell’anno scorso con le successive integrazioni. Per quanto riguarda le soluzioni, il Conapo, in comunione con le maggiori sigle sindacali dei Vigili del Fuoco, Polizia e Infermieri, pensa che organizzare sale operative interforze – comprensive di tutti gli Enti che concorrono al soccorso – possa essere la svolta sia per eliminare sprechi di denaro pubblico (quantificato in decine di milioni di euro/anno), sia per offrire al cittadino una risposta più professionale e multifunzione».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *