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Esplosione Romagnano. Galetti: non ci spaventeranno

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Esplosione Romagnano avvertita in tutto il centro, le schegge lanciate a dieci metri di distanza. Il 25 aprile un episodio analogo.

Esplosione Romagnano: un petardo nella cassetta delle lettere

E’ accaduto sabato 2 febbraio intorno a mezzogiorno; Galetti era appena rientrato nella sua abitazione di via Martiri, quando un forte boato ha fatto sobbalzare lui e la moglie. «Credevamo si trattasse di un incidente – racconta -. Quando ci siamo affacciati, abbiamo visto il cortile invaso dal fumo, così abbiamo pensato ad un incendio. Solo quando ci siamo avvicinati abbiamo realizzato cosa poteva essere accaduto. Se in quel momento ci fosse stato qualcuno nelle vicinanze non se la sarebbe cavata con qualche ustione. Ho trovato tre schegge di legno addirittura in una feritoia in cantina».

Il precedente pochi mesi fa

Pochi mesi fa si era verificato un fatto analogo. Durante le celebrazioni dello scorso 25 Aprile al cimitero, lungo la via che passa dietro al camposanto, qualcuno aveva fatto esplodere uno o più grossi petardi. «Non ho parole – dice Galetti -. Credo sia un atto intimidatorio grave ed offensivo. Non nascondo la preoccupazione, ma se qualcuno crede di spaventarci si sbaglia: come tutti gli anni l’Anpi sarà alle celebrazioni della Battaglia di Romagnano il 16 marzo e alla cerimonia del 25 Aprile. A consolazione, devo dire che Romagnano si è dimostrata molto solidale».

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