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GALLERY: 400 ragazzi e bambini sul palco del Lux con l’Arcobaleno

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L’associazione ha festeggiato a Borgosesia la fine dei corsi annuali

La scorsa settimana l’associazione sportiva Arcobaleno ha organizzato al cinema Lux di Borgosesia due spettacoli a conclusione dei corsi annuali: in tutto, sono saliti sul palco quasi 400 bambini e ragazzi, che hanno proposto una serie di sketch dedicati ai mestieri che vorrebbero fare da grandi. Ecco qui il resoconto dello spettacolo, scritto dai responsabili dell’associazione.

«Essere o non essere? Assolutamente no. E’ nato prima l’uovo o la gallina? Siete decisamente fuori strada. Mi sono ricordato di chiudere il gas? Acqua, acqua. Chi vuoi essere da grande? Oh! Adesso ci siamo! Chi vuoi essere da grande! Questa è la domanda che più di tutte è stata posta e che in più modi ha avuto risposta. La domanda che non passa mai di moda, da zero a cent’anni, che ci hanno fatto e che abbiamo fatto. È la domanda di chi sogna, per eccellenza , è la domanda di tutti, è la domanda per tutti: perché tutti diventiamo grandi e tutti abbiamo dei sogni. Una domanda sola e miliardi di risposte. Tutte diverse e tutte vere, anche quelle che non si realizzeranno. Qualcuno le ha prese, queste risposte, e ci ha fatto uno spettacolo, anzi due, martedì e mercoledì scorsi.

L’idea è dell’Associazione sportiva dilettantistica  Arcobaleno di Borgosesia, che ha fatto questa domanda ai “suoi” bambini e per ogni risposta ha creato un’esibizione, messa in scena dai bambini stessi. Titolo dello spettacolo: “Little men at work”, ovvero piccoli uomini al lavoro. Il lavoro dei piccoli uomini dell’Arcobaleno è stato immaginare, insieme ai loro istruttori, cosa avrebbero voluto essere da grandi: chi ha sognato di fare il pompiere, l’apicoltore, l’astronauta, il poliziotto, la parrucchiera, il muratore, il fumettista, il contadino e chi più ne ha più ne metta: chiunque ha potuto mostrare il suo sogno sul palco del cinema Lux di Borgosesia. Tantissimi i “little men”, quasi 400 nelle due serate, dai 3 anni dei più piccoli, fino ai 23 dei più grandi, che hanno raccontato ai propri amici e parenti che riempivano platea e galleria, quello che potrebbe essere il proprio lavoro del futuro.

È stato un racconto in musica ed immagini, con salti, capovolte, acrobazie, balli, l’insieme delle capacità sviluppate dai bambini e dai ragazzi durante tutto l’anno di corsi Arcobaleno. Gli stessi istruttori del team sportivo, con l’aiuto di tanti amici-collaboratori, hanno dato sfogo alle proprie ambizioni mai soddisfatte, in questo modo abbiamo visto sul palco un allunaggio con un finale a sorpresa, un contadino che fa prendere vita alle sue verdure, un barbiere folle, nonnini ballerini che raccontano ai nipotini e molto altro ancora.

Si è trattato solo di un divertimento per questi ragazzi, che probabilmente il lavoro dei sogni lo hanno già trovato: contribuire ogni anno, dai 18 in avanti, alla crescita, all’educazione, alla formazione ed alla felicità propria e di centinaia, migliaia di giovani. Solo applausi per l’Arcobaleno dunque, aspettando che ritorni presto al lavoro, anzi “at work” insieme a tutti i suoi “little men”».

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