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GALLERY: La Lega Nord intitola la sede a Gianluca Buonanno

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La sezione valsesiana sta valutando di istituire un fondo a nome di Buonanno per aiutare persone in difficoltà

Sono state le parole di don Pietro Lupo «Gianluca, noi siamo qua» a precedere lo scoprimento della targa con cui Lega nord ha intitolato allo scomparso europarlamentare e sindaco di Borgosesia la sede della sezione valsesiana. Il sacerdote, parroco a Bornate e Vintebbio, era legato a Gianluca Buonanno da un profondo affetto: «Ci conoscevamo da sempre, da quando era bambino e frequentava la chiesa e l’oratorio. Ricevere la notizia della sua scomparsa è stato tremendo. Ma dobbiamo andare avanti, come diceva sempre lui. E ora siamo qui, in tanti, per te: guarda quanti amici hai creato» ha ricordato prima dell’abbraccio con Lina Mazzone, mamma dell’europarlamentare. Poi è stata svelata la targa posta all’ingresso della sede di via dottor Ferro.

A portare l’omaggio a Buonanno sono stati in molti, sabato pomeriggio, dai militanti locali agli amministratori comunali, dai sindaci di alcuni comuni valsesiani ai vertici del Carroccio che hanno condiviso l’attività politica in Parlamento e in Europa. C’erano fra gli altri l’assessore regionale veneto Roberto Marcato, il segretario nazionale Lega nord Piemont Riccardo Molinari, l’europarlamentare Angelo Ciocca, l’ex governatore del Piemonte Roberto Cota, il segretario provinciale Paolo Tiramani. Hanno voluto esserci anche due europarlamentari greci entrati in amicizia con Buonanno.

La sede valsesiana di Lega nord porta dunque il nome del suo condottiero: «Un riconoscimento per quanto Gianluca ha fatto per noi e per tutta la valle – sottolinea la segretaria sezionale Carla Fasola -. Intitolare a lui la nostra sede era il minimo che potessimo fare. E’ stata una scelta dettata dal cuore, dall’emozione, pensata subito dopo la sua scomparsa».

La dedica della sede non sarà l’unico gesto con cui la Lega nord locale ricorderà la figura di Gianluca Buonanno, altre iniziative sono in fase di valutazione: «L’idea è di istituire un evento che ne tramandi ogni anno la memoria – anticipa Fasola -. Stiamo pensando di costituire un fondo per aiutare persone in difficoltà: sarebbe un atto concreto, nel solco della solidarietà, che pemetta di portare avanti quanto lui già faceva in maniera del tutto personale e silenziosa».

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