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Giovanni Tamiotti: ricordato il più anziano volontario dell’esercito

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Giovanni Tamiotti, di Rossa, fu il più anziano volontario italiano che prese parte alla prima guerra mondiale.

Giovanni Tamiotti la sua storia

Il valsesiano Giovani Tamiotti, il più anziano volontario italiano ad arruolarsi nell’esercito per difendere la propria patria, ricordato anche a Como. Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuto lì il primo raduno dei fanti che hanno servito nel 23° Reggimento. E un posto d’onore è stato tenuto per Tamiotti. Così lo ricorda Aldo Lanfranchini: «Nacque a Rossa nel 1831 (lo stesso di un altro grande valsesiano, Gaetano DelGrosso) e migrò, come molti altri valsesiani in Francia per imparare dai suoi conterranei che là risiedevano, l’arte dello stuccatore e pittore. Quando scoppiò la Prima guerra di indipendenza, nel 1848, ritornò nel suo Piemonte e si arruolò volontario per combattere il nemico; partecipò a tutta la campagna sino alla sconfitta di Novara del 23 marzo 1849. Deluso ed amareggiato ritornò a Nevers dove si sposò e compose la propria famiglia. Ritornò in Italia, in calesse sino a Rossa con la sposa, prese casa a Balmuccia dove visse facendo il mediatore e commerciando in legname sino allo scoppio della prima guerra mondiale».

Volontario a 84 anni

Fin qui una vita tutto sommato normale, ma la vera particolarità è che Tamiotti decise di tornare alle armi come racconta Lanfranchini: «Alla veneranda età di 84 anni si arruolò (il più anziano volontario italiano) e fu destinato al 23° Reggimento della Brigata “Como” dove prestò servizio a Cortina per combattere gli odiati austriaci. Congedato dopo sei mesi ritornò alla propria attività e cessò di vivere nell’anno 1916, probabilmente per infarto».
Lo scorso 7 ottobre si è tenuto a Como il primo raduno dei fanti che hanno servito nel 23° Reggimento, dove un posto d’onore è stato destinato a Giovanni Tamiotti, da qui l’invito al Comune di Rossa per presenziare alla cerimonia e per onorarne la memoria. La delegazione di Rossa era composta dal vice sindaco Fabio Antonietti, dal consigliere Andrea Bondetti e da Aldo Lanfranchini che ha svolto le ricerche storiche sul volontario Tamiotti.

La cerimonia

«Al Sacrario dove sono ricordati i caduti comaschi nella grande guerra, più di seicento, è stata celebrata una messa in suffragio su di un altare circondato da gonfaloni, vessilli e gagliardetti. Vicino al nostro gonfalone quello di santa Lucia di Piave, dove la Brigata Como si coperse di gloria e fu decorata da Medaglia d’Argento – conclude Lanfranchini -. Quindi il ritorno nella nostra bella Valsesia, orgogliosi di aver ricordato un suo figlio e felici per aver portato un pezzo della nostra storia fuori dai propri confini».

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