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Giuseppe, Claudio e Sergio: 650 chilometri per spalare neve

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Tre giovani borgosesiani hanno dato una mano alle popolazioni di Montefalcone e Montelparo, paesi marchigiani in provincia di Fermo

Sono partiti anche da Borgosesia gli “angeli della neve”. Tre giovani residenti in città hanno percorso 650 chilometri per dare una mano alle popolazioni del centro Italia messe in ginocchio dal maltempo degli ultimi giorni. Giuseppe Spinello, Claudio Masetti e Sergio Stoppa, qualche giorno fa hanno raggiunto Montefalcone e Montelparo, paesi marchigiani in provincia di Fermo. In due giornate hanno sgomberato dalla neve una piazza, una via, un cimitero e il cortile di un asilo nido, ricevendo un ringraziamento ufficiale dagli amministratori comunali.

I tre borgosesiani si sono mossi spinti dalla volontà di aiutare le comunità che stanno subendo grossi disagi a causa della neve: «Prima abbiamo chiesto se potevamo essere di supporto ad alcune associazioni di soccorso ma non era possibile – spiega Spinello -. Abbiamo deciso di muoverci comunque: avevamo le attrezzature per liberare strade dalla neve, faccio questo di mestiere da dodici anni. Con tanta fiducia e speranzosi di poter aiutare ci siamo messi in viaggio. Ancora in autostrada abbiamo contattato i sindaci di alcuni paesi per dire che stavamo arrivando dal Piemonte per dare una mano. Ci hanno segnalato che tra i paesi più bisognosi c’erano Montefalcone e Montelparo».

L’indomani i tre volontari borgosesiani sono stati arruolati per liberare alcune zone problematiche da raggiungere: «La situazione era veramente difficile – continua Spinello -: abbiamo trovato un paese completamente coperto da oltre due metri di neve. Non c’erano le strade, le piazza, i monumenti, c’era soltanto neve ovunque. Ovviamente gli abitanti erano scoraggiati: era impossibile guidare, difficile raggiungere i negozi e non tutti aperti perché la neve aveva impedito l’accesso. Se non avessimo avuto i macchinari adatti nemmeno noi avremmo potuto raggiungere i due paesi. Per fortuna siamo partiti attrezzati: abbiamo portato due turbo frese e tre pale da neve, attrezzi indispensabile per ridare vita a quei paesi». Il primo giorno, i giovani sono stati inviati a Montelfacone: «Lì abbiamo inizialmente pulito una strada e la piazza – spiega Spinello -: era necessario poichè molte persone non potevano ancora uscire da casa. In Valsesia siamo abituati alla neve, ma vederne così tanta ha lasciato anche noi a bocca aperta: ci hanno detto che in poco meno di 48 ore sono scesi oltre due metri di neve».

Dopo Montefalcone i borgosesiani sono passati a Montelparo: e qui è stato chiesto il loro aiuto per pulire il camposanto e per sgomberare dalla neve il cortile di un asilo nido che avrebbe riaperto qualche giorno dopo. Durante il lavoro Spinello, Masetti e Stoppa hanno anche potuto incontrare alcuni residenti: «Ci hanno offerto i pranzi, la cena e un posto dove dormire – spiega -. Abbiamo trovato molta gratitudine non solo dagli abitanti, ma anche dagli amministratori comunali: ci hanno salutato promettendoci che saremo ospiti graditi quando arriverà la bella stagione». Il viaggio dei borgosesiani è stato interamente a spese loro: «Sebbene abbiamo speso sia denaro che tempo lo rifaremmo senza alcun dubbio – conclude Spinello -. Vedere la gratitudine negli occhi delle persone, e sapere che abbiamo fatto qualcosa di molto utile, è una enorme soddisfazione che non ha prezzo».

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