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Gli scout di Trivero ricordano la loro ”mamma” Claudia

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Se n’è andata la scorsa settimana una delle principali figure dell’Agesci locale

Il gruppo scout di Trivero ricorda la sua “mamma Claudia”, o “nonna Claudia”, a seconda dell’età. Nei giorni scorsi il paese ha detto addio a Claudia Boggio Barducchi, e nell’occasione la comunità e il gruppo Agesci si sono strette al dolore dei figli Simone e Fabrizio con le rispettive famiglie. Una vita dedicata alla famiglia e agli scout quella della donna triverese, che ha vissuto in frazione Ronco.

I suoi ragazzi che l’hanno seguita dalla nascita del gruppo sino a quando ha potuto effettuare il servizio, la ricordano con parole di affetto e di stima. La donna infatti è sempre stata vicina all’associazione dando il proprio contributo in diverse attività, anche quando non seguiva direttamente i giovani. «Il gruppo è nato nel 1976 per iniziativa di Gianluigi Griffa – ricordano gli scout – ma Claudia Barducchi è sempre stata presente, con i diversi ruoli di compagna di cammino, mamma, nonna e soprattutto educatrice di tanti ragazzi che sono cresciuti a Trivero con il metodo scout. Negli anni, la sua casa è sempre stata aperta per accogliere tutti, per dare una mano, dedicando tutto il suo tempo anche a cercare di mantenere la memoria ed i ricordi. Raccoglieva le foto, i racconti, il materiale che fin dalle origini era simbolo dello scoutismo triverese. Si occupava di confezionare i fazzolettoni, di sistemare le divise. In ogni “cucitura” ci metteva un pezzo di “storia”, quel pizzico di “amore” che rende anche le cose più semplici grandi gesti».

E sono tanti i ricordi nel cuore di molti giovani triveresi che hanno avuto modo di conoscerla e di apprezzarla. «Non possiamo dimenticare – continuano gli scout – il suo servizio come staff di gruppo e la sua passione per i piccoli lupetti del branco, i bambini dagli 8 ai 12 anni, il suo impegno degli ultimi anni è stato il rilancio della casa di Stavello, dove tanti volontari, genitori, amici, hanno prestato servizio per accogliere gruppi di tutta Italia, che sono venuti a rallegrare le nostre montagne e hanno avuto modo di apprezzare la bellezza della nostra terra e delle nostre montagne. Claudia ci lascia fisicamente, è salita alla meta per cui pregava, a Maria. E’ stato un onore per tutto il gruppo scout che lei tanto ha amato, vederla vestita con al collo il fazzolettone arancio e blu del Trivero 1. Il suo ricordo, la testimonianza del suo incessante impegno per gli altri, sono qui con noi, coi i suoi figli e le loro famiglie.  Dicono i suoi ragazzi: “un ricordo che ci impegneremo a vivere e far fruttare, perché ogni cosa fatta per amore non si perde, ma diventa seme e cresce”».

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