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Gli studenti suonano la sveglia ai politici: «Fate ripartire i lavori al liceo»

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Borgosesia, da anni i ragazzi costretti a fare la spola con l’Itis di Agnona

Bisogna far ripartire i lavori e dotare di una nuova ala il liceo scientifico di Borgosesia. Questo l’appello che nei giorni scorsi i ragazzi hanno rivolto ai politici locali, invitati all’assemblea di istituto. Come è noto, il cantiere iniziato nel 2009 è fermo da quattro anni per una serie di problemi burocratici, ricorsi e fallimenti. La nuova palazzina consentirebbe l’aumento del numero delle aule, ma non c’è ancora: e così, per mancanza di spazio, i liceali continuano a essere costretti a fare la spola con l’Istituto tecnico “Lirelli” di Cascine Agnona.

«Evidentemente l’edilizia scolastica non è una priorità: lo dimostrano gli scarsissimi fondi a essa destinati. In questo il caso del “Ferrari” è emblematico» ha detto il coordinatore valsesiano di Fdi, Luca Gamberoni, mentre per il segretario provinciale della Lega Paolo Tiramani «occorrerebbe inserire nella prossima manovra economica un finanziamento specifico per il liceo. Vercelli purtroppo non ha soldi e una soluzione può venire solo da Roma. Da parte mia potrei farmi carico di andare a parlare con i parlamentari del territorio».

Per il coordinatore del circolo Pd di Varallo, Riccardo Paracchini, «la questione è complicata e arriva da lontano. Le colpe sono da addebitare alla crisi, al centrodestra, che da quasi vent’anni amministra la Provincia, alle ditte fallite e alla riforma Delrio. Non è chiaro, poi, se quando i lavori vennero avviati c’erano le garanzie per poterli ultimare oppure no. E perché non provare a pescare nei fondi comunitari?» Per il responsabile valsesiano di Sinisitra italiana Simone Vallena «è essenziale ridare la dignità sottratta agli studenti ed edificare la nuova ala. In vista di tale obiettivo, l’onorevole Giorgio Airaudo ha sottoposto un’interrogazione al ministro Valeria Fedeli».

 

Anche qualche studente ha voluto dire la sua: «Al “Lirelli” non abbiamo a disposizione i laboratori, non riusciamo a comunicare agevolmente con la dirigenza e la segreteria, inoltre da quest’anno è venuta meno la copertura economica per l’utilizzo del centro sportivo “Milanaccio” e ciò implica che le lezioni di educazione fisica vengano tenute nella palestra dell’Itis».

Qualche giorno fa, intanto, rappresentanti, dirigenza e Provincia hanno inviato una lettera al ministero. Qualora non arrivasse una risposta, dal “Ferrari” sono intenzionati a dare maggior risalto mediatico alle problematiche che da troppo tempo l’istituto subisce. E a tal fine potrà anche essere proposto alla popolazione studentesca un referendum.