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Gli universitari di Varallo: «Comune, non vendere gli alloggi di Milano»

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«Ai candidati sindaci suggeriamo di rinunciare all’alienazione degli appartamenti e di inserire tale proposito nel loro programma elettorale»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli studenti ospiti degli alloggi comunali di Milano la cui destinazione/alienazione sta facendo discutere. In tutto sono due ragazze e cinque ragazzi che attualmente occupano gli alloggi di piazzale Corvetto e che lanciano un pubblico appello ai candidati al ruolo di primo cittadino alle prossimi elezioni amministrative.

«Egregi candidati sindaci, in questi ultimi mesi abbiamo seguito, con grande apprensione, la vicenda relativa alla possibile alienazione degli alloggi “degli studenti” del comune di Varallo, Via Polesine, 33 – zona Piazzale Corvetto. Fin dalla notizia dell’inserimento degli stessi nel piano di alienazioni del comune di Varallo, abbiamo sentito la necessità di esprimere il nostro dissenso verso tale ipotesi ed ora, a fronte dei pubblici interventi dei candidati Botta e Molino al riguardo, riteniamo sia il momento di esporre la nostra posizione.

Da decenni quegli alloggi hanno ospitato, garantendone l’accesso allo studio universitario, decine, anzi, centinaia di giovani varallesi e valsesiani che, attraverso tale opportunità hanno potuto sviluppare i loro talenti, laurearsi, trovare occupazione e crescere nel lavoro e nelle relazioni personali. In un contesto negativo di tasse universitarie in crescita, riduzione degli aiuti agli studenti e aumento degli affitti, l’iniziativa in contro tendenza del comune di Varallo è stata un sostegno importante per la nostra scelta di intraprendere gli studi universitari. Negli appartamenti di Corvetto è nata una micro-comunità valsesiana, legata al nostro territorio e nel contempo proiettata verso il futuro. Negli appartamenti di Corvetto si sono formati legami tra giovani studenti che potranno un giorno applicare le conoscenze acquisite in questi anni per portare lustro alla nostra valle.

A nome di tutti quelli che hanno potuto usufruire di tale opportunità, a nome nostro che lo facciamo ora e anche di tutti quelli che, speriamo, lo potranno fare dopo di noi, ci rivolgiamo ai candidati sindaci che si presenteranno alle elezioni amministrative del prossimo giugno, per proporre di rinunciare all’alienazione degli appartamenti e di inserire tale proposito nel loro programma elettorale. Noi pensiamo che non vendere quegli alloggi sia un punto programmatico qualificante per tutti voi, crediamo che valorizzare quel patrimonio sia un investimento importante, che potrà in futuro essere messo a rendita dalla “comunità valsesiana”, in termini di capitale umano qualificato e legato al territorio. Certi della vostra considerazione vi ringraziamo per l’attenzione».

Le ragazze e i ragazzi di Corvetto

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