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Grignasco: Irma lotta tutti i giorni contro la sclerosi

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«Importanti la conoscenza e la sensibilizzazione»

La sua è una battaglia passo dopo passo, armandosi ogni giorno di coraggio: la grignaschese Irma Sterna da circa due anni combatte con forza contro gli effetti di una malattia cronica. «Ho scoperto di essere affetta da sclerosi multipla due anni fa – racconta la grignaschese -. Non mi sentivo bene e avevo difficoltà nell’uso degli arti superiori, ero convinta fosse dovuto allo stress lavorativo. Ho deciso di sottopormi ad analisi del sangue e risonanze magnetiche all’encefalo e al tronco e proprio da queste è emersa la particolare patologia».

Affrontare la malattia non è facile. «Ogni giorno è una battaglia – prosegue la donna -. La sclerosi multipla colpisce il sistema nervoso: di notte dormo ma non riesco a riposare completamente perché i dolori sono forti. Al mattino è difficile alzarsi perché non si hanno le forze fisiche, ma non solo. Questa malattia colpisce anche la parte emotiva: ci si sente deboli e si hanno sempre tanti pensieri in merito agli effetti della patologia. Per questi motivi in alcuni casi può anche subentrare nel malato la depressione. Io cerco sempre di farmi forza, ma non è facile soprattutto quando vedi che pochi si rendono conto che stai vivendo una situazione complessa».

La grignaschese sta affrondando diverse problematiche. «Non tutti sanno cosa significhi avere la sclerosi multipla forse perché questa malattia non è molto conosciuta. Lo noto spesso sul posto di lavoro: magari anche le azioni semplici diventano difficili non perché non vuoi farle ma perché non hai proprio la forza – sottolinea Sterna -. E tanti non capiscono che dietro ad un sorriso c’è una storia di sacrificio, impegno e perseveranza per combattere contro la malattia. C’è poi un’altra questione da affrontare, è quella inerente i medicinali».

Già perchè anche Sterna come altri malati deve sostenere particolari spese per curarsi. «Pur avendo una esenzione totale, quando il mio medico mi prescrive i farmaci devo comunque pagare 3 euro per ogni scatola di compresse. Considerando che per la mia situazione sono necessarie tre medicine diverse ogni giorno, all’anno sono comunque dei costi importanti da sostenere – sottolinea la grignaschese -. Ciò vale solo per il Piemonte, mentre in Lombardia non è così: quando mi rivolgo alla mia neurologa a Milano e mi prescrive i medicinali non pago nulla. E questa è una situazione paradossale se pensiamo che entrambe le regioni sono all’interno di uno stesso Stato».

La grignaschese non sta affrontando da sola la malattia. «Ho la possibilità di essere seguita dall’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano che vanta una squadra di medici specializzati – conclude Sterna -. Sono anche a contatto con l’associazione Aism Gruppo operativo Valsesia. Pur essendoci oggi diverse realtà che seguono le persone affette da questa malattia non tutti la conoscono. Sarebbe bello incrementare la campagna di sensibilizzazione per far capire meglio all’opinione pubblica cosa significa vivere con questa patologia».

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