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Guarite dal tumore al seno, diventano testimonial della prevenzione

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La prevenzione ha il volto di 12 valsesiane

 Dodici donne valsesiane si sono fatte testimonial di un messaggio positivo per dire che iltumore al seno, di cui tutte hanno sofferto, può essere sconfitto. Si tratta del progetto “Sorrisi in rosa”, nato da un’idea della fotografa borgosesiana Luisa Morniroli.

Donne tra i 32 e i 63 anni sono diventate protagoniste del tema della prevenzione prestando il proprio volto al progetto. I ritratti scattati tra Borgosesia, Riva Valdobbia, Roasio, Verbania e Barcellona sono visitabili fino alla fine di novembre nel Building 2, l’unità principale dell’ospedale Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Successivamente la mostra diverrà itinerante. Si tratta di 12 cartelloni, delle dimensioni di 70 per 100 centimetri, posti all’entrata della clinica, corredati da interviste ai medici. Ogni foto ha la sua storia, scritta dalla giornalista di origini borgosesiane Cristina Barberis Negra, a sua volta tra le testimonial. «Si tratta di piccoli racconti – dice Morniroli – nati chiacchierando tra di noi. Non parlano solo della malattia, ma anche di gusti personali, del carattere di ciascuna di noi e di piccole curiosità». Con un’altra testimonial, Caterina Spriano, sono state create delle sciarpe rosa. «Abbiamo scattato diverse foto in varie location indossando queste sciarpe; ognuna delle donne fotografate ha indossato la sciarpa alla propria maniera. Sono donne solari, sorridenti, che comunicano l voglia di vivere. Per sconfiggere il tumore al seno è infatti importate mantenere un atteggiamento positivo».

La mostra accende i riflettori su chi è passato dalla malattia e nel centro milanese è stata curata: oltre a Morniroli, Barberis Negra (originaria di Borgosesia per lavoro trapiantata a Verbania) e Caterina Spriano, sono ritratte Alessandra Tappa di Grignasco, Cristina Bertona, originaria di Borgosesia, Daniela Anderi di Scopello, Elisa Ceralli di Quarona, Elisabetta Quartaroli, valsesiana ora a Barcellona, Mary Salis di Borgosesia, Paola Regis di Roasio, Roberta Fabris di Serravalle, Simona Bertona di Varallo.

La partecipazione alla campagna come testimonial è partita con il passa parola, «attraverso amiche delle amiche. In realtà poi le richieste sono state tantissime. Diciamo che il primo requisito è stato quello di essere curate all’Humanitas ed essere guarite, grazie anche all’aver affrontato la malattia con un sorriso».

Quando nel 2004 alla fotografa era stato diagnosticato untumore al seno, non aveva alcun punto di riferimento, nessuna amica che era passata da questa esperienza. E così, grazie anche al medico toracico Alberto Testori, è nata l’idea. Poi poco per volta si è sviluppato il progetto.

Della mostra sono stati effettuati anche alcuni filmati, mentre è in programma anche un evento a Borgosesia.

La campagna serve anche come raccolta di fondi: il ricavato delle sciarpe in vendita nel negozio dell’Humanitas verrà devoluto per la ricerca sul tumore al seno.