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Ha chiuso a Lenta l’emporio ”Cabra Teresa”

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Era stato aperto nel 1966, 50 anni vissuti a pieno regime

Dopo cinquant’anni vissuti a pieno regime, ha chiuso  i battenti l’attività commerciale “Cabra Teresa”, ditta individuale di elettrodomestici, lampadari, ed emporio a Lenta. Quando il commercio racconta la storia di vita di una famiglia e di un paese a cavallo tra i decenni più significativi dello scorso ed attuale secolo.

Immaginiamo per un attimo di avere a disposizione una macchina del tempo. Dal 31 dicembre 2016 spostiamo il calendario indietro fino al 16 ottobre 1966.
In questo giorno la signora Teresa Cabra apre la porta del suo negozio, un emporio, iniziando con pochi metri quadri in piazza Pignolo a Lenta. In un piccolo paese un negozio non può che essere generalista per servire di tutto, tutti gli abitanti.

Così la signora Cabra, oltre al materiale elettrico e agli elettrodomestici, decide di proporre alla sua clientela anche giocattoli, articoli casalinghi fino ad arrivare agli articoli da regalo anche per le liste nozze.

Se i tempi erano altri per gli affari e il commercio, la bestia nera rimaneva la burocrazia, come ha spiegato la signora Teresa “Per aprire il negozio ho dovuto affrontare diverse difficoltà burocratiche anche perché l’attività commerciale era ubicata presso la mia abitazione”.

Torniamo avanti nel tempo fino ad un grigio e freddo pomeriggio di gennaio 2016.

La signora Cabra con il marito, aspetta davanti alla porta del suo negozio che ha chiuso i battenti dopo cinquant’anni. Non è stata la crisi a far chiudere ma una semplice cessata attività dettata dal tempo: mezzo secolo.

Erano gli anni Sessanta e l’Italia era in pieno boom economico. Il negozio di Teresa inizia bene e diventa, anno dopo anno, un punto di riferimento per tutto il paese. Negli anni Settanta l’attività cresce e si espande ancora. In paese c’è fermento, soprattutto grazie alla caserma militare di Lenta che in quel periodo è al culmine con i militari stanziati che decidono di vivere e mettere su famiglia in paese.

Gli anni Settanta sono anche quelli della grande crisi petrolifera e il kerosene, usato soprattutto per il riscaldamento domestico, scarseggia. L’emporio della signora Cabra riesce a rifornirsi del prezioso liquido ma soprattutto lo distribuisce, con grande attenzione, agli anziani e alle famiglie con i bambini per non lasciarli mai al freddo.
Anche gli elettrodomestici iniziano a diffondersi. Grandi fruitori sono le mogli dei militari della caserma e la signora Teresa con il marito si trovano, a fine giornata lavorativa, impegnati in un giro extra di consegne e installazioni magari a bordo di una semplice utilitaria tra i sentieri aspri della Baraggia.

Negli anni Ottanta gli italiani scoprono il metano e a Lenta è di nuovo boom. La ditta Cabra intuisce la bontà del servizio e si attrezza di conseguenza. E poi i Natali dove i bambini arrivano con le loro letterine e di conseguenza gli scaffali dei giocattoli sono sempre ben riforniti. Felici sono anche i figli della proprietaria che aiutano la mamma a sistemare addobbi, giocattoli e decorazioni per le vetrine.

“Tra il 1966 e gli anni Ottanta – ricorda Teresa – abbiamo vissuto un periodo d’oro. C’era tanto lavoro, eravamo un punto di riferimento per tutti. Vendevamo le lavatrici a 5000 lire al mese, senza cambiali, basandoci solo su una stretta di mano”.

Le prime vere difficoltà arrivano negli anni Novanta con le aperture dei primi centri commerciali. La signora Cabra decide quindi di ampliare i locali per non soccombere alla grande distribuzione. Non è più come prima ma si resiste.

Gli anni del nuovo millennio sanciscono la fine di un’epoca d’oro. Il negozio si restringe perché inizia a servire solo clienti affezionati. I supermercati continuano a sbucare come funghi e con loro offerte e prezzi con i quali un negozio famigliare non può competere.

Nonostante tutto la signora Teresa e la sua famiglia riescono a portare l’attività avanti per mezzo secolo con sacrificio ma anche tanta passione, umanità e naturalmente tanto lavoro.

“Anche se abbiamo chiuso – dice commossa e orgogliosa la signora Teresa con accanto il marito – ogni mattina tiro su la saracinesca anche solo per far prendere un po’ di luce e aria ai miei locali”.

 

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