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Il Governo pronto a investire su Carcoforo, campione di click

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Appena 47 abitanti, ma 3000 fan su Facebook. E ora anche il Governo vuole premiare Carcoforo

«Carcoforo, il Comune dell’Alta Valsesia, ha solo 47 abitanti, ma oltre 3000 fan sulla pagina Facebook, è un modello per la promozione, il marketing, la condivisione, la messa in rete (non solo virtuale) della comunità attraverso la tecnologia. Ci insegna che lì c’è una vitalità altrove assopita, che lì c’è bisogno di supportare chi vive e fa impresa sul territorio con nuovi servizi che devono passare dai più moderni sistemi informativi. Ci dice che lo sviluppo è strettamente legato con la capacità di rimanere in relazione. Ci spinge a lavorare affinché vengano utilizzati bene, in queste aree, i tre miliardi di euro dell’Agenda digitale nazionale, ma anche che il divario digitale è un tema politico, istituzionale, da affrontare a 360 gradi, partendo dall’accesso ai canali tv, passando per internet, la banda larga e la telefonia mobile». Lo affermano l’onorevole Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro, e l’onorevole Enrico Borghi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna. «Siamo convinti che la proposta da noi fatta alcune settimane fa al Ministero dello Sviluppo economico – proseguono – per utilizzare il gettito maggiore del canone Rai inserito nella bolletta elettrica al fine di potenziare le infrastrutture contro il digital divide, sia corretta e molto importante per i territori. Carcoforo è riuscito da solo, grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale e anche al lavoro della Comunità montana, oggi Unione, a investire per dotarsi di banda larga e wi.fi. È certamente un modello. È compito della politica aiutare chi non è ancora riuscito a fare un percorso di questo tipo pur avendo capito quali sono le nuove frontiere della vivibilità e dell’attrazione dei territori montani. Che passa attraverso internet, alle reti, alla capacità di promuoversi. Questo impegno di tanti piccoli Comuni italiani, nelle aree interne, va tenuto in alta considerazione mentre si scrivono le regole per l’uso dell’Agenda digitale d’intesa con le Regioni».

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