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La Lavazza punta sul welfare: firmato integrativo all’avaguardia

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Aumentata l’assistenza sanitaria per i dipendenti

Un piano di assistenza sanitaria e aiuti economici per i 420 dipendenti della Lavazza di Gattinara. Sono alcune delle novità introdotte con il rinnovo del contratto integrativo, valido fino al 2019. La trattativa si è chiusa nella serata di venerdì; l’accordo è stato raggiunto dopo mesi di confronto tra la direzione aziendale e i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil territoriali. «Il nuovo accordo – commenta Enrico Pagnoni, segretario provinciale Flai Cgil – presenta dei caratteri innovativi sia per la parte normativa che per la parte economica. In uno scenario generale di persistente crisi del paese si è cercato di dare risposte e coperture a quei servizi che oggi non sono più interamente garantiti dal pubblico, in particolare la sanità».

Per tutti i dipendenti è previsto un sistema di welfare aziendale, con l’avvio di un piano di assistenza sanitaria integrativa al fondo di settore (Fasi), con costi interamente a carico dell’azienda. L’azienda incrementerà il premio attualmente versato per ciascun dipendente, in modo da aumentare sensibilmente la percentuale di rimborso delle spese sanitarie.

In aggiunta, per il 2016 è previsto un intervento straordinario al reddito, pari a 200 euro per ciascun dipendente con una retribuzione lorda annua inferiore a 40mila euro, che comprende agevolazioni su spese per la salute, per l’istruzione, per il tempo libero, e pure per il pagamento degli interessi sul mutuo.
C’è stata poi anche la rivalutazione del vecchio premio di presenza di 150 euro annui. La crescita industriale va di pari passo a quella professionale dei dipendenti e così «è stato introdotto un programma di crescita professionale attraverso percorsi formativi con l’obiettivo di operare in regime di polivalenza e polifunzionalità. Acquisita la professionalità richiesta, sarà riconosciuta ai lavoratori un’indennità di mansione di 70 euro mensili». Infine la maggiorazione prevista per la flessibilità è stata aumentata del 10%, mentre il premio di risultato, legato ad obiettivi di produttività, prevede incrementi fino a 400 euro annui, a regime 1.600 euro. «Lo spirito dell’intesa – prosegue Pagnoni – è di coniugare gli obiettivi e i miglioramenti in termini di efficienza, competitività e produttività fissati dall’azienda con un adeguato aumento economico per i lavoratori, nonché l’estensione di alcune tutele. Siamo soddisfatti per la chiusura delle trattative e per gli importanti risultati raggiunti con capitoli innovativi che rispondono concretamente all’aumento del reddito dei lavoratori. Si riconferma l’importanza del ruolo delle relazioni sindacali, un valore aggiunto che ha fatto la differenza nella contrattazione esercitata in questi anni. Le assemblee dei lavoratori, che si sono tenute il martedì prima del rinnovo, hanno giudicato molto positiva l’ipotesi di accordo, approvandola con oltre il 90% dei voti favorevoli».

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