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Mandrie valsesiane in pericolo e pastori in difficoltà

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Continui attacchi dei lupi 

I lupi continuano a colpire, corsa contro il tempo per salvare mandrie valsesiane e piemontesi, e sostenere i pastori.

Pochi giorni fa, durante la Conferenza Stato Regioni, è stato rinviato all’unanimità il Piano Lupo. «La necessità è ora quella di salvare le mandrie con i vitelli e i greggi di pecore – osservano da Coldiretti – che stanno subendo una vera e propria strage poiché si è intensificata notevolmente la frequenza degli attacchi da parte dei lupi, non solo in alta montagna». Il presidente di Coldiretti Vercelli Biella, Paolo Dellarole, aggiunge: «Nella nostra regione, gli animali predati accertati superano le cinquecento unità in un anno e la presenza è accertata anche sulle montagne valsesiane».

I lupi possono causare gravi problematiche. «Il rischio è il completo spopolamento delle aree montane – rincara Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte – dove i nostri imprenditori continuano, con il loro lavoro, a presidiare i territori, evitandone il degrado, e a preservare la biodiversità con il recupero delle razze storiche italiane. Sono numerose le famiglie che da generazioni popolano le montagne e sono tanti anche i giovani che hanno scelto di fare gli allevatori: quanto si sta verificando sicuramente non li incoraggia a proseguire, oltre al fatto che senza pascoli la montagna muore ed è più elevato il rischio di frane ed alluvioni nelle città».

Per aiutare i pastori si può aderire al progetto “Ami i lupi? Adotta un pastore…!”, campagna lanciata ad agosto: «Possono partecipare tutti i cittadini finanziando la campagna di crowdfunding che è tutt’ora online sul sito www.woopfood.com per dare un sostegno, con una formula nuova e diversa, a chi porta avanti l’allevamento e la pastorizia trovandosi, quindi, a dover convivere con la presenza sempre più massiccia del lupo – sottolinea il delegato confederale Bruno Rivarossa – un modo per coinvolgere la società attraverso un progetto innovativo e di condivisione che coniuga la tradizione dell’allevamento alla pastorizia 2.0 dei giorni d’oggi. Inoltre, sta per partire una linea di prodotti d’alpeggio che avrà il marchio del progetto, sinonimo di qualità ed affidabilità, al fine di dare un impulso all’economia delle vallate e delle zone collinari».

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