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Monchezzola adesso è protetta dall’alpino beato | Le foto

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Monchezzola adesso ricorda don Secondo Pollo, cappellano militare divenuto Beato.

Monchezzola adesso si affida a don Pollo

Un momento dedicato a un alpino divenuto beato alla Giornata del Ricordo proposta sabato a Monchezzola. L’iniziativa targata penne nere è stata l’occasione per ripercorrere la storia del sodalizio con coloro che per primi hanno creduto nei valori alpini ma non solo. La cerimonia è iniziata con una messa celebrata dal parroco don Ambrogio Asei Dantoni e accompagnata dalla corale giovanile. In un secondo momento è stato presentato un quadro che ritrae il beato don Secondo Pollo, cappellano militare. L’opera, che ha ricevuto la benedizione dal sacerdote serravallese, è stata collocata all’interno della chiesetta dedicata alla Madonna della Neve. «Con questo gesto simbolico – ha spiegato il sacerdote – ora questa località sarà sotto la protezione anche di don Pollo che è stato un punto di riferimento per noi e per tutto il Vercellese».

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Il ricordo di don Pietro

A seguire, i presenti hanno raggiunto la bandiera tricolore per l’appello degli alpini “andati avanti” e un momento di raccoglimento in onore di don Pietro Lupo, mancato lo scorso dicembre. Tra i presenti alla iniziativa c’era anche Eugenio Ariagno, capogruppo degli alpini di Greggio. La presenza del rappresentante del gruppo vercellese è legata ad un episodio specifico. «Il 5 settembre 2015 in occasione della seconda giornata del Ricordo abbiamo avuto l’onore e il privilegio di avere a Monchezzola il nostro arcivescovo monsignor Marco Arnolfo, che ha celebrato la messa – ha spiegato Roberto Pozzato, penna nera serravallese -. Come abbiamo ricordato allora nella lettura di benvenuto, nello stesso anno ha consegnato alla Brigata Taurinense le reliquie di don Secondo Pollo, beatificato nel 1998 da papa Giovanni Paolo Secondo. Don Pollo fu sacerdote a Vercelli e cappellano nella Seconda Guerra mondiale. Portando aiuto ad un soldato caduto a terra il sacerdote venne colpito e perse la vita. Sentendo nominare don Pollo si avvicinò a noi Maria Rosa Rheo, amica del capogruppo degli alpini di Greggio. Rheo ci spiegò che don Pollo fu parroco nel piccolo Comune vercellese tempo fa e ancora oggi proprio in quella località esiste una particolare devozione per il beato. Da quel momento, il nostro gruppo ha iniziato a mettersi in contatto con gli alpini di Greggio».

I riconoscimenti

Le penne nere hanno quindi consegnato un riconoscimento alla madrina del sodalizio, Luigina Marinoni, agli alpini Moreno Ferrua, Alessandro Comola, Paolo Gonzino per il loro impegno, l’alpino Bruno Tullio, alla penna nera deceduta Sergio Mazzone la cui targa è stata data alla moglie. Un ricordo è stato assegnato anche alle associazioni locali che operano sul territorio tra cui: Aib, Amatori Sport, Comitato benefico bornatese, Pubblica assistenza Bassa Valsesia, Amici di Sant’Antonio, Amici di Lourdes, Centro ascolto Caritas e San Vincenzo. La giornata si è conclusa all’insegna delle prelibatezze. I presenti sono stati invitati a gustare una merenda cenoira.

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