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Mosso, un treno virtuale contro l’Alzheimer

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Il “Treno Terapeutico” arriva a Mosso. Si tratta della riproduzione di un vagone ferroviario, che ricrea la sensazione di un viaggio, che aiuterebbe gli anziani affetti da demenza o Alzheimer senza usare farmaci. 

Il “Treno Terapeutico” arriva a Mosso. Si tratta della riproduzione di un vagone ferroviario, che ricrea la sensazione di un viaggio, che aiuterebbe gli anziani affetti da demenza o Alzheimer senza usare farmaci. 

L’installazione riguarda la casa di riposo “Borsetti Sella Facenda” ed è stata realizzata con il contributo di Nuova Assistenza, società Onlus di Novara. Il vagone è costiituito da quattro sedili in pelle, un portabagagli e un finestrino virtuale, che permette di ricreare viaggi verso mondi conosciuti in passato e, stimolando il flusso dei pensieri, aiutare il cervello a mantenersi in attività. 

“Da parecchi anni la struttura offre un sostegno costante ai malati di Alzheimer e ai loro familiari”, spiega la responsabile, Chiara Craviolo, “abbiamo scelto di dedicare un nucleo a chi soffre di questa patologia, con personale infermieristico, una psicologa specializzata e personale di supporto. E’ un luogo in cui il giorno e la notte si confondono e i ritmi sono stravolti, ma sempre accompagnati da mani e cuori esperti”. 

Da tempo nella casa di riposo si adottano terapie non farmacologiche contro le malattie degenerative del cervello, come la stimolazione cognitiva e la terapia della bambola. 

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