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Niente cure palliative per i malati di Sla dell’Asl di Vercelli

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Essere affetti da medesima patologia, in questo caso la scelrosi laterale amiotrofica, non vuol sempre dire poter accedere alle stesse cure.

A segnalare la disparità nell’approccio terapeutico ai malati di Sla, tra  Asl Biella e Asl Vercelli, è il presidente Aisla Luigi Trabaldo Lena: “Faccio un esempio concreto: nel territorio di competenza dell’Asl Biella vengono garantite ai malati di Sla le cure palliative domiciliari, servizio di cui non beneficiano i pazienti portatori della stessa malattia residenti nel territorio dell’Asl Vercelli”. 

Trabaldo Lena ha lanciato un appello all’Asl di Vercelli chiedendo di uniformare gli standard assistenziali a beneficio dei malati di Sla residenti in Valsesia, Valsessera e pianura, come pure di migliorare l’organizzazione della gestione degli interventi in emergenza.  “Quando un malato di Sla chiama il soccorso, la base operativa dovrebbe già sapere che si tratta di un soggetto a rischio che necessita di particolari attenzioni”.

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