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Ordinanze no-botti in Valsesia. Scettici i cittadini: chi controlla?

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Ordinanze no-botti in Valsesia: in tutti i principali centri i sindaci vietano petardi e mortaretti rumorisi nelle aree abitati. Scettici i commenti dei cittadini: la buona volontà c’è, ma come si fa a controllare e sanzionare chi sgarra?

Ordinanze no-botti in tutta la Valsesia fino ad Alagna

Vietato sparare i botti di Capodanno nelle principali località della Valsesia. Borgosesia, Gattinara e Varallo hanno emesso nei giorni scorsi le ordinanze che stabiliscono che far esplodere petardi e affini nei pressi delle case è illecito e quindi si rischiano sanzioni, nei casi estremi fino a 500 euro. Questo per «la tutela dell’incolumità pubblica intesa come integrità fisica della popolazione, nonché per la sicurezza urbana ai fini del rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, per la protezione del patrimonio pubblico e degli animali sul proprio territorio», come si legge sull’ordina firmata dal sindaco di Gattinara, simile a quella dei colleghi. Ad Alagna il divieto è stato emesso anche a tutela del patrimonio edile: molte case hanno infatti fienili esposti altamente infiammabili.

Perplessi i cittadini: «L’anno scorso sembrava Bagdad…»

«E chi controllerà? L’ anno scorso sembrava Bagdad e non si è visto un carabiniere, un vigile o un poliziotto in giro. Come al solito, fermata autobus stazione e parcheggio del Dipiù saranno messi a ferro e fuoco». E’ il commento che un cittadino ha postato su Facebook proprio a commento della notizia dell’ordinanza emessa a Gattinara. Una situazione generalizzata. Per non parlare poi di alcuni casi, come Serravalle, dove si sono levate proteste perché qualcuno ha cominciato a sparare con insistenza botti anche di notte.

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