Seguici su

Attualità

Orti Coggiola: dopo lo zafferanno tocca ai carciofi

Pubblicato

il

Orti Coggiola Enrico Covolo rilancia il suo progetto sui social: «E con mia grande sorpresa, tanta gente ha chiesto di poter avviare una coltivazione».

Orti Coggiola: è tempo di carciofi

Si chiama “Il carciofo delle rive” ed è il nuovo progetto portato avanti da Covolo a Coggiola. Dopo il successo ottenuto con lo zafferano, ha deciso di portare avanti questo altro tipo di coltivazione e sta sperimentando il progetto coinvolgendo i residenti. «Sono anni che sperimento la coltivazione dei carciofi – spiega Covolo -. Ho studiato le varie specie e ne ho trovate alcune idonee, tra queste una che resiste al freddo e che proviene dalla Germania del Nord. Ho avuto questa idea perché a Coggiola coltivo già lo zafferano da una vita, e nelle terrazze che ho a disposizione può trovare spazio anche la coltivazione del carciofo. Il terreno utilizzato è quello nelle vicinanze delle mia abitazione, in località Oer. Ho già piantato nelle rive decine di piante, ma di spazio ce n’è ancora».

Iniziativa social

Covolo ha quindi deciso, tempo fa, di condividere questo progetto con i cittadini di Coggiola spiegando di cosa si tratta sulla pagina di Facebook dedicata al paese. «A sorpresa – continua Covolo – ho avuto numerose risposte e ho presentato l’iniziativa al rifugio di Moglietti. In pratica in molti si sono dimostrati interessati e hanno prenotato le piantine che vengono date a un riproduttore specializzato di Forlì e poi consegnate a chi le coltiverà. E’ un inizio, magari questa coltivazione prenderà piede, come è successo a Bressanone dove è stata recuperata con successo una varietà di carciofo. Sognare non costa nulla e perché non farlo qui a Coggiola. L’anno prossimo ci sarà la prima raccolta e poi vedremo. Anche per lo zafferano eravamo partiti in sordina e ora sono tredici le aziende che vengono coinvolte».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

2 Commenti

1 Commento

  1. Giovanni

    26 Ottobre 2019 at 20:27

    Molto interessante il progetto,vorrei essere contattato per iniziare una coltivazione di carciofi resistente al freddo su terreni di mia proprietà nel comune di fiano provincia di Torino grazie per l’attenzione.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *