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Per la Casa del Pellegrino pronto un progetto da 3,5 milioni di euro

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Per l’albergo del Sacro Monte di Varallo si pensa in grande, con un intervento di ristrutturazione a 360 gradi

Chiuso da tempo, l’albergo Casa del Pellegrino al Sacro Monte di Varallo potrebbe rinascere a nuova vita: c’è infatti un progetto da 3,5 milioni di euro per trasformarlo in un hotel di “charme” con tanto di zona benessere, molto apprezzata ai giorni nostri. La nuova idea del Comune, che in questo caso agisce come amministrazione civile del Sacro Monte, proprietaria della struttura alberghiera che sorge accanto alla basilica in un punto tra i più panoramici della Gerusalemme valsesiana, tenta una nuova strada per rilanciare il “Casa del pellegrino” ormai chiuso da mesi dopo la breve gestione sperimentale affidata all’istituto alberghiero.

In un primo momento l’amministrazione civile aveva pensato di tornare a una gestione privata, predisponendo un bando per l’affitto dell’albergo che prevedeva un costo annuo di 20mila euro. «Abbiamo deciso di guardare al futuro con un progetto a lungo termine – spiega il sindaco Eraldo Botta, nel ruolo di presidente dell’amministrazione civile del Sacro Monte -. L’architetto Pietro Bondetti, dopo aver preso in mano gli assessorati a patrimonio e urbanistica, ha analizzato a fondo la situazione e giustamente ha fatto notare che per rilanciare un immobile di questo genere al giorno d’oggi non si può pensare a una gestione “classica”. Abbiamo quindi fatto realizzare un progetto di ristrutturazione a 360 gradi che permetterà di rinnovare i vari piani dell’albergo e in particolare le camere, i cui arredi risalgono agli anni Sessanta, periodo a cui risale l’ultima ristrutturazione. I pavimenti sono ancora in linoleum, le piastrelle dei bagni come i sanitari sono ormai datati. Per questo abbiamo pensato di rinnovare tutta la struttura compresi gli impianti, per trasformarla in un albergo a norma ed esteticamente molto bello. Allo scopo è stata prevista nel piano seminterrato, dove adesso ci sono le cantine, anche una spa».

Il progetto di “restyling” che ha dovuto tenere conto delle indicazioni della Soprintendenza essendo l’albergo ricavato in un immobile storico, abbellito da affreschi, ha dunque un costo di ristrutturazione che si aggira sui 3 milioni e mezzo di euro. «Il progetto non è stato ancora definitivamente approvato – prosegue Botta – ma l’iter è a buon punto. E’ prevista anche la realizzazione di una seconda scala d’emergenza che collegherà i vari piani, accanto all’ascensore. Solo la sua realizzazione avrà un costo non indifferente, poi si aggiungono i vari interventi di restauro come ad esempio quelli sui serramenti che non possono essere sostituiti ma andranno ripuliti e recuperati perché storici, così come imposto dalla Soprintendenza. Tutti lavori che fanno lievitare il costo della ristrutturazione».

Che sarà a carico di chi? «Una volta ottenuto il sì definitivo al progetto – prosegue Botta -, predisporremo il bando per dare in gestione l’albergo. Cerchiamo un imprenditore disposto a farsi carico della ristrutturazione perché ovviamente l’amministrazione civile del Sacro Monte non ha a disposizione una somma del genere né vuole impegnarsi in un progetto di questa portata. In cambio il gestore potrà disporre della struttura per 30 anni senza spese d’affitto. Si tratta di un’operazione simile a quella fatta per Casa Serena. Solo così potremo mantenere e rilanciare importanti strutture comunali come queste».