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Prato Sesia inaugura il cippo dei “caduti senza croce”

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Prato Sesia un nuovo monumento ricorda i soldati rimasti dispersi durante le due guerre mondiali.

Prato Sesia cippo per i militari dispersi

Il nuovo cippo commemorativo di Prato Sesia ricorda i soldati dispersi. Il monumento è stato inaugurato la scorsa domenica con la benedizione di don Mario Vanini. Sorge nella zona del Parco della Rimembranza ed è dedicato appunto ai “caduti senza croce”, ossia a quei soldati che, essendo rimasti dispersi in guerra, non hanno potuto avere un’effettiva tomba.

Gli ospiti

Erano presenti i familiari di militari che non hanno fatto ritorno dalle due guerre, l’amministrazione, diversi gruppi alpini, tra cui anche una rappresentanza della sezione di Cuneo, il presidente dell’Anpi locale, il gruppo Aib, quello di Protezione Civile Ana, l’Avis di Grignasco, il Comitato Genitori, i Carabinieri di Romagnano, la banda musicale e le figlie del generale alpino Riccardo Ghirardi. Ospite anche Silvio Selvatici, vicepresidente dell’”Opera nazionale caduti senza croce”, che si occupa proprio di ricordare quei soldati di cui non è stato possibile seppellire le spoglie. Dopo l’introduzione del sindaco Luca Manuelli, il vicepresidente ha raccontato le origini della loro Opera. Hanno presenziato anche i bambini delle scuole elementari: gli allievi hanno letto tre poesie, depositate poi nella celletta sotterranea dove saranno inserite anche le targhette commemorative dei soldati.

I dispersi

Le ricerche dell’alpino Angelo Frasson hanno identificato 16 dispersi tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Giuseppe Rinolfi, Luigi Peroni, Giacomo Manuelli, Carlo Fornara, Francesco Desilani, Rocco Cannobio, Colombino Taverna e Umberto Rozzati non hanno fatto ritorno dal primo conflitto. Bruno Menis, Giovanni Comazzi, Emilio Ferraris, Pietro Sesone, Dario Arienta, Gaudenzio Zaninetti, Guglielmo Comazzi e Guerrino Longo risultano invece dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale.

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