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Prato Sesia, l’uomo che regala una seconda vita alle poltrone

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In mostra a Orta fino a domani

Alpino per passione, teppezziere per mestiere. Stiamo parlando di Rocco Guastella il capogruppo degli alpini di Prato Sesia: armato di ago, filo e degli altri strumenti del mestiere dà quindi vita e colore a divani, poltrone, tende, imbottiti e altri complementi d’arredo. E l’artigianato si è fatto arte nella sua mostra “C’era due volte…”, in programma a Orta a partire dal 23 luglio e in corso fino a domenica.

Già proposta con successo l’anno scorso a Grignasco, paese in cui Guastella ha vissuto per ben 32 anni, la mostra aveva contato oltre quattrocento visitatori in tre fine settimana. Ora le sue creazioni si sono spostate in riva al lago. «Ho preso una serie di pezzi che sarebbero stati buttati via e li ho rivisitati, lavorandoli con tessuti molto pregiati, dando loro una certa importanza – spiega l’artigiano – in questo modo, si dà una seconda vita a qualcosa che avrebbe potuto andare perso. Da qui il titolo “C’era due volte”, ispirato a un libro di Rodari e suggerito dall’architetto Caterina Terziotti: ci è sembrato subito molto adatto a esprimere il concetto che avevamo in mente e dare un senso al tutto».

La mostra ospita in gran parte pezzi classici, perlopiù sullo stile noto come “Luigi XVI”, ma sapientemente reinterpretati con l’uso di materiali insoliti e preziosi come la foglia d’oro o i tessuti pregiati provenienti dal fornitore di fiducia dell’artigiano. La prima mostra aveva richiesto circa un anno e mezzo di lavoro sui pezzi da esporre, mentre con la seconda Guastella ha potuto procedere più spedito.

Ma la genesi dell’idea alla base è molto più lunga: «Ne avevo parlato molto tempo fa con un artista di Grignasco – ricorda Guastella – ci piaceva l’idea di realizzare qualcosa nel campo delle nostre competenze, ma l’idea è rimasta in “dormiveglia”, per così dire, per quasi dieci anni. Ne ho parlato quindi più di recente con un amico, che mi ha incoraggiato a farla. Da lì mi sono messo al lavoro sui pezzi ed è nata la mostra di Grignasco. L’affluenza di pubblico è stata una sorpresa anche per chi mi ha dato la possibilità di organizzarla: il concetto di recupero e di non lasciare che le cose “finiscano” è piaciuto molto a tutti. Ne sono stato davvero soddisfatto». Da qui lo spunto per una seconda mostra in un luogo ancora più importante, pur rimanendo Guastella molto affezionato a Grignasco: l’esposizione di Orta è infatti nel suggestivo “Palazzo dell’Università della Riviera”, in piazza Motta. «Ho avuto il piacere di avere anche il patrocinio dei Comuni di Grignasco, Prato Sesia e Orta – sottolinea Guastella – E’ stato davvero un bel riconoscimento». La mostra è aperta con orario continuato tutti i giorni dalle 10,30 alle 19 e, nel fine settimana, dalle 10,30 alle 21. L’ingresso è gratuito.

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