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Pray recupera le imposte: il 10 per cento si è ”dimenticato” di pagare

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Il vicesindaco: «Il recupero dell’evasione fiscale è prioritario, sia per ragioni di equità sia per assicurare le entrate previste»

I tributi Ici del 2012, ma anche imposte che risalgono al 2011. A grandi linee, la parte non pagata rappresenta il 10 per cento del totale. Ma ora il Comune di Pray vuole recuperare anche quello. Nei giorni scorsi sono stati inviati una serie di solleciti e avvisi ai cittadini per il mancato pagamento. «Il recupero dell’evasione fiscale è prioritario, sia per l’equità nei confronti dei contribuenti onesti, sia per assicurare le entrate previste in modo serio e giusto – spiega il vice sindaco Gianfranco Mencattini -. L’attività interna evidenzia il completamento del controllo per l’Ici del 2011, mentre per quanto riguarda la Tasi dal 2014 e l’Imu dal 2012 si avvieranno a breve le fasi di accertamento. Per la Tari abbiamo già predisposto i solleciti verso i contribuenti morosi». Prima di passare la pratica al fisco, si cerca dunque un contatto con il privato, evitando così che il conto abbia poi un aumento spropositato.

 
Per fortuna Pray non deve ancora far fronte a una forte evasione da parte dei contribuenti: «Siamo nell’ordine del 10 per cento – conferma Mencattini -. Ma la nostra attività non vuole essere vessatoria, semplicemente è giusto che tutti contribuiscano alla spesa pubblica. Vogliamo far capire che il Comune vigila, anche se per fortuna l’evasione è ridotta e non contribuisce sui conti del bilancio comunale».  E comunque gli uffici comunali sono aperti per il confronto. «Chi ha difficoltà  – sottolinea – può parlare con il Comune e trovare una soluzione. Vogliamo però trasparenza». E’ anche vero che ci sono bollettini che attendono di essere pagati da almeno cinque anni, come quelli relativi alla vecchia Ici. «Va aggiunto – ribadisce – che i tempi lunghi sono dovuti ai cosiddetti flussi di cassa. Il tributo non viene versato direttamente nelle casse comunali, ma all’Agenzia delle entrate che poi lo deve girare. Può capitare che qualche versamento rimanga “dimenticato”. Noi inviamo comunque i solleciti e gli avvisi, se poi il contribuente ha già provveduto tanto meglio. Procederemo a regolarizzare la posizione». 

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