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Presepe e albero di Natale anche sulla ferrata del Falconera

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Varallo, una soffusa illuminazione a led alimentata con energia solare li rende visibili dal basso

Aria di Natale anche sulla ferrata del Falconera, dove sono stati sistemati un presepe e un albero di Natale, oltre a una soffusa illuminazione a led alimentata con energia solare che li rende individuabili dal basso. La parete attrezzata per l’arrampicata sportiva che sorge tra Varallo e Civiasco, appena sopra Loreto, sempre più meta di tanti alpinisti e appassionati del free climbing, si è dunque vestita a festa. «Lo spunto è partito da Vittorio Prioni, un affezionato frequentatore della ferrata – racconta Ferruccio Baravelli, a cui spetta il progetto del Falconera -, il quale mi ha proposto di mettere queste luci a led, molto soft, a incorniciare la bella “panoramica dello scoiattolo». 

Detto e fatto, ma poi la fantasia ha creato il resto: «Ho subito pensato che la grotta sta al presepe come l’albero a un albero di Natale – prosegue Batavelli -. A un tratto mi sono ricordato che sulla ferrata del Falconera, dopo il primo tratto verticale, c’è una bella e comoda sosta conosciuta come “grotta del fico”. E’ una piccola cavità naturale, su una cengia, con un albero di fico radicato sulla roccia. Adriana Circo del ristoro di Piandellavalle mi ha fornito il materiale per l’albero, poi mi sono procurato le statuette del presepe e i led. Giovedì pomeriggio siamo saliti, io e Vittorio, con gran divertimento manco fossimo due ragazzini e abbiamo allestito il tutto».

E così anche la via ferrata, inaugurata da pochi mesi, ha ricevuta la sua prima veste natalizia: «Chi l’avrebbe mai detto, quando ho conosciuto Ferruccio ed eravamo ragazzi, che un giorno sarei salito sin quassù con lui e a fare una cosa simile – dice Prioni -, i disegni della vita sono veramente imprevedibili. Mi piace quello che abbiamo fatto e speriamo che di quassù il Bambino protegga tutti noi e le nostre famiglie».
Questo è il primo auspicio, ma il presepe vuole essere anche dedicato a tutti coloro che salgono o che sono saliti su questa ferrata e che vanno in montagna. «La piccola incavatura nella roccia sembra fatta apposta – sottolinea Baravelli -, con questa piantina sul bordo, con queste rocce calcaree e asciutte che fanno assomigliare la grotta a quelle che si trovano nelle terre dove è nato Gesù. Poi, giovedì, in una calda giornata di dicembre, osservare il presepe e tutta Varallo sotto di noi è stata davvero un’emozione. Sullo sfondo c’era un Monterosa in abito invernale con il cielo azzurro e terso; il sole stava tramontando e i suoi riflessi erano caldi, proprio come questa immagine che arriva al nostro cuore e di questo momento, che io e Vittorio abbiamo condiviso, resterà sicuramente un bel ricordo».

Considerando le temperature di questi giorni e l’esposizione ottimale di questa parete sud, c’è da scommettere che a qualcuno verrà la curiosità di visitare questo presepe collocato in un contesto così pittoresco, oltre che originale.
«Sulla Falconera – conclude Prioni – ci sono almeno altre tre cavità naturali adatte alla realizzazione di un presepe. L’anno prossimo potremmo riproporlo in un’altra grotta e continuare a rotazione per gli anni a venire. Potrebbe diventare una bella tradizione da tramandare per gli alpinisti che frequentano questa bella montagna, che con le sue vie ferrate non finisce mai di stupire».

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