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Protesta dei migranti a Portula

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La strada di Granero è stata bloccata con bidoni, sedie, un divano e tavolini. «Non ce facciamo più»

Niente pocket money da mesi: e i migranti del centro di accoglienza straordinaria di Portula protestano. Mercoledì mattina un gruppo di ospiti ha quasi bloccato un tratto di strada a Granero, più o meno all’altezza dell’ex cinema Radar con oggetti di fortuna: c’erano bidoni, sedie, un divano e tavolini. E qualche residente ha interpellato gli amministratori della zona. 

Il primo a intervenire è stato il sindaco di Coggiola Gianluca Foglia Barbisin, avvisato da alcuni cittadini: «I ragazzi mi hanno spiegato che non volevano creare problemi, ma solo far sentire la propria voce. Da tempo non ricevono il pocket money, la diaria di 2,50 euro al giorno che dovrebbe servire loro per le piccole spese. Poi hanno sollevato anche altre questioni relative alle condizioni in cui vivono. Li ho convinti che protestare in strada creando disagi non è il modo giusto di fare».

Presente anche il sindaco di Portula Fabrizio Calcia Ros: «La situazione si è risolta in qualche ora, però così non va. Capisco le loro questioni, ma l’associazione Nuvola che gestisce il centro deve prendersi le proprie responsabilità. Se deve pagare il pocket money allora lo faccia». Calcia Ros ha chiesto anche un incontro con i responsabili della struttura. «E’ ora di fare un po’ di chiarezza – spiega -. Aspetto il confronto perchè situazioni del genere non si ripetano». Presenti sul posto anche i funzionari della prefettura, oltre a carabinieri e polizia.

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