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Punto nascita Borgosesia: appaltone ancora fermo?

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Punto nascita Borgosesia: Eraldo Botta, sindaco di Varallo, chiede un nuovo incontro all’Asl.

Punto nascita Borgosesia i dubbi

In estate si era addirittura incatenato davanti all’ospedale in segno di protesta. Ora Eraldo Botta, sindaco di Varallo, torna a portare l’attenzione sul punto nascita dell’ospedale di Borgosesia e richiede un nuovo incontro con i vertici dell’Azienda sanitaria di Vercelli. Dopo le burrascose vicende legate alla chiusura e poi riapertura del punto nascita del Santi Pietro e Paolo la scorsa estate, dopo che i vertici dell’Asl avevano deciso di sospendere temporaneamente il servizio per mancanza di personale, ora Botta vuole fare chiarezza su una situazione lavorativa non ottimale all’interno del reparto. «Devo rilevare che alcuni cittadini mi hanno segnalato la presenza di un clima lavorativo un po’ teso nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Borgosesia, che certo non giova ai pazienti – scrive in una nota l’amministratore valsesiano -. Chiedo quindi con urgenza ai vertici dell’Asl Vercelli un incontro nel quale affrontare la problematica».

La gara

Ma non solo: il primo cittadino di Varallo vuole anche conoscere a che punto è la procedura della gara europea per la gestione del servizio a suo tempo annunciata. «Del bando non c’è traccia – commenta Botta -. C’era stato detto dai vertici dell’Asl che ci sarebbe voluto qualche mese, ma ormai siamo arrivati alla fine dell’anno e non si sa ancora nulla – sottolinea Botta -. Nel contempo vorrei avere notizia anche del numero complessivo delle nascite avvenute a Borgosesia dall’inizio dell’anno e nel dettaglio quelle da agosto a oggi». Insomma la situazione del punto nascita resta complicata e da tenere sotto controllo per l’amministratore valsesiano: «Se l’obiettivo dell’Asl è quello di chiudere, lo dicano subito così evitiamo di trovarci di nuovo di fronte a brutte sorprese».

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