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Quarona, centinaia di assistiti senza medico

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Dopo la pensione di Maria Franca Cavagnino non ci sono più posti disponibili in paese. Si deve scegliere un ambulatorio almeno a Borgosesia o Varallo

Per la dottoressa Maria Franca Cavagnino, medico di base a Quarona insieme a Leonardo Ruga e Maria Addolorata Rutigliano, è arrivato il traguardo della pensione. E così in paese si apre così uno scenario inatteso per centinaia di assistiti, rimasti nella condizione di dover scegliere il prossimo medico della mutua fuori dai confini cittadini. Ruga e Rutigliano infatti raggiungono già il numero massimo di pazienti consentito per legge e non possono farsi carico di altri assistiti. E per il momento di medici intenzionati a prendere il posto di Cavagnino non se ne sono fatti avanti.

Ad avvisare del pensionamento della dottoressa Cavagnino non c’è stata alcuna comunicazione da parte dell’Asl, solo un cartello sulla porta dell’ambulatorio in cui si dice di recarsi al Cup dell’ospedale di Borgosesia per la scelta del nuovo medico di base. Qui, per molti, l’amara sorpresa che la scelta la si può effettuare solo tra professionisti con ambulatori fuori dal territorio cittadino: Varallo e Borgosesia i più vicini, ma anche in Valsessera o Alagna. Una situazione che ha provocato grande preoccupazione fra decine di persone, soprattutto anziani, nella prospettiva di essere costretti a prendere un pullman o farsi accompagnare quando saranno nella necessità di recarsi dal medico.

L’amministrazione comunale si è mossa per cercare una soluzione al problema, e trovarla nel minor tempo possibile: «Non avere medici di base disponibili a Quarona rappresenta un grande disagio – commenta il sindaco Sergio Svizzero -. E’ un problema in modo particolare per gli anziani, che devono spostarsi almeno a Borgosesia o Varallo anche solo per le prescrizioni periodiche. Si pensi al disagio delle persone sole, che magari non guidano, come faranno a raggiungere un altro paese per farsi prescrivere esami e pastiglie della pressione? Oltre che per gli anziani, non avere un medico in paese sarà un problema anche per i lavoratori, che in caso di malattia hanno bisogno dei certificati medici».

Nei giorni scorsi il primo cittadino si è messo in contatto con l’Asl e lunedì c’è stato un nuovo colloquio con la responsabile dell’azienda sanitaria per il distretto valsesiano: «Abbiamo presentato una proposta – spiega il sindaco -. Come Comune mettiamo a disposizione l’ambulatorio di via Lanzio, sinora a disposizione per le attività dall’associazione Villa Rolandi onlus. Nei giorni e negli orari in cui è libero potrebbe venir utilizzato da uno dei medici che opera già nel nostro distretto e che è inserito in quell’elenco a cui i quaronesi devono fare riferimento per scegliere il sostituto della Cavagnino. Potrebbe trattarsi anche solo di una sistemazione provvisoria, per arginare il problema nell’immediato».

 

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