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Romagnano ricorda Gianpiero Ioppa: «Lo vedo ancora camminare tra i suoi vigneti…» 

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Era nato nel 1952 e fin da giovane aveva portato avanti l’azienda di famiglia insieme al fratello

La comunità di Romagnano ha detto addio al viticoltore Gianpiero Ioppa, morto a soli 64 anni. Le esequie sono state celebrate mercoledì scorso alle 15 nella chiesa abbaziale di San Silvano. Numerosi gli amici e i conoscenti che si sono recati per l’ultimo saluto al collega. Ioppa, insieme ai famigliari, faceva parte dell’azienda che produce gli omonimi vini, un marchio conosciuto a livello internazionale. L’improvvisa scomparsa dell’imprenditore, trovato morto nella sua azienda alla Mauletta, ha destato profondo cordoglio nel paese, dove insieme al fratello Giorgio, era molto conosciuto. Ma non solo: il lutto ha segnato anche i “colleghi” di Ioppa, gli altri operatori del settore vitivinicolo del circondario.

Alessandro Francoli, presidente dell’omonima celebre azienda produttrice di grappe, lo ricorda con grande affetto: «Era una gran persona, un uomo molto diretto e un grande amante del vigneto». Ioppa amava in particolare la parte più concreta del suo lavoro, sul campo: «Era sempre a curare le sue viti – racconta Francoli – aveva una passione davvero straordinaria. Oggi vedere quelle vigne “da sole”, pensando a tutta la fatica e la passione che ci ha speso, dispiace veramente moltissimo. Ora continueranno comunque i suoi familiari, ma ogni volta che si passa sotto un loro vigneto penso a lui e alla passione che ci ha investito».

Francoli ha frequentato Ioppa soprattutto in passato e di quegli anni ricorda in particolare un aneddoto divertente, che illustra bene la personalità socievole e pronta allo scherzo del viticultore: una sera, all’epoca, Ioppa invitò a casa sua il presidente di una cantina sociale. «Un signore molto serio e posato» lo ricorda Francoli. Ioppa gli offrì delle nespole che aveva messo sotto grappa. «Mangiare una di quelle nespole – sottolinea Francoli – era come bere un intero bicchiere di grappa». Fu sufficiente quindi solo qualche assaggio perché il presidente si lasciasse andare, iniziando addirittura a cantare, con grande divertimento dello stesso Ioppa. «Un episodio che ricorderò per sempre – ricorda Francoli – e che fa capire che tipo di persona fosse».

Lorella Zoppis Antoniolo, presidente del consorzio dei Nebbioli dell’Alto Piemonte, l’ha incontrato meno volte, proprio perché Ioppa si occupava perlopiù di lavori sul campo: «Sono una famiglia di grandi agricoltori – racconta – Gianpiero mi aveva dato l’idea di una persona riservata e concreta. Era inoltre una persona presente sul territorio da sempre, che mancherà a tutti. Siamo rimasti tutti molto addolorati per la sua perdita».

Anche Paride Iaretti, titolare della famosa casa produttrice vitivinicola gattinarese, ha avuto modo di conoscere meglio il fratello Giorgio, contitolare dell’azienda, per lo stesso motivo, ma ricorda comunque con piacere Gianpiero. «Non conoscevo molto bene Gianpiero – spiega – ma ho un buon ricordo di lui come di una persona cordiale e piacevole. Sono rimasto davvero incredulo quando ho ricevuto la notizia. La loro è una bella azienda, sono dei gran lavoratori e siamo “colleghi”. Mi è dispiaciuto davvero tantissimo perché sono persone che stimo».

Gianpiero Ioppa era nato nel 1952 e fin da giovane aveva portato avanti l’azienda di famiglia insieme al fratello. A loro si sono uniti poi i figli, andando a costituire la settima generazione di Ioppa al lavoro nel mondo agricolo. Proprio su impulso di Gianpiero, intorno al 2000 la famiglia si era specializzata nel settore vitivinicolo, portando il nome degli Ioppa e di Romagnano anche all’estero mediante i loro prodotti. Venerdì, purtroppo, la triste scoperta: l’uomo è stato trovato senza vita dai suoi familiari. Oltre al fratello, ha lasciato la moglie Antonietta, due figli e una nipotina.

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