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Scambio di libri conquista l’alta Valsesia: coinvolti sei paesi

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scambio di libri

Scambio di libri in alta valle: un’altra iniziativa, insieme a quelle nella biblioteca di Campertogno, per godersi la lettura.

Scambio di libri in montagna

Chi ama leggere trova sempre un modo nuovo per farlo. Fra gli altri, ci sono le attività della biblioteca di Campertogno, che si conferma come un importante polo culturale. «Anche quest’anno, nonostante i minimi orari di apertura, ogni sabato mattina qualcuno è sempre passato per prendere in prestito libri o restituirli – spiega la responsabile Dina Traversaro -. La nostra dotazione libraria è modesta ma ci stiamo impegnando a collezionare le opere che raccontano il territorio valsesiano, per soddisfare le curiosità dei turisti e di tutti gli amanti della Valsesia. Nel corso dell’anno molte persone sono entrate in biblioteca per chiedere informazioni sul territorio e sulla sua storia e cultura, e questo ci da la motivazione per continuare la nostra attività».

Piccoli lettori

E anche le nuove generazioni si avvicinano volentieri. «Lasciamo che i bambini possano sfogliare, scegliere e, soprattutto, toccare i libri, mettendo anche disordine; questo non sarebbe possibile in una biblioteca “seria”, ma noi ce ne infischiamo e vogliamo che gli scaffali di libri non siano visti come coreografia ma costituiscano un’esperienza sensoriale che si fissi efficacemente nei cervelli dei più piccoli – riprende Traversaro -. Speriamo di investire anche in questo modo nel futuro, facendo crescere dei piccoli lettori». Certo, i numeri dei prestiti e delle consultazioni effettuate non possono competere con quelli di grandi città, con biblioteche ufficiali e organizzate. «Noi, nel nostro paese di montagna, in biblioteca ci incontriamo, chiacchieriamo, progettiamo, scherziamo e facciamo briciole – continua la responsabile -. Tanti donano libri, e, credetemi, arrivano scatole e borse piene delle più svariate pubblicazioni, ma la biblioteca non può prendere tutto, e soprattutto non può alleviare la coscienza di ha solo bisogno di sbarazzare locali di casa sua. Tuttavia, a volte, passa una persona che porta un solo libro, bello, particolare, in buono stato e che ha motivo di ritenere importante. Si capisce che lo ha anche letto. Quel libro lo teniamo sempre e cerchiamo di promuoverlo».

“Bookcrossing” valsesiano

E va di moda lo scambio dei libri. «Abbiamo promosso, già da vari anni, delle aree impropriamente dette “Book Crossing” – spiega -. Si tratta a tutti gli effetti dei luoghi di libero scambio: un’iniziativa che è piaciuta ed è stata lodevolmente imitata. Chi non se la sente di buttare libri nel cassonetto può metterli lì, dargli ancora una possibilità. Esistono a Campertogno vari punti (nelle frazioni di Quare, Villa, Piana e Avigi) e altri si trovano a a Mollia, a Piode, a Pila, a Scopello, a Scopa: divertitevi a trovarli. Rallegrano tettoie, lavatoi, vecchie cabine e altre strutture atte a proteggere i libri dalle intemperie. Per ognuno di questi punti c’è qualche anima buona che, volontariamente, di tanto in tanto procura di mantenere un minimo di ordine ed eliminare il superfluo». E’ comunque una iniziativa che piace: «La bellezza di questi punti è anche il loro punto debole: in quanto iniziative completamente anarchiche dipendono dalla sola educazione di chi porta libri e da chi ne prende (in prestito o per sempre, non ci sono regolamenti). Tuttavia siamo convinti che sia sempre meglio veder qualche libro sgualcito ancora in pista piuttosto che buoni libri nei cassonetti (a volte nemmeno quelli riservati alla carta)». E lancia anche un appello: «Se volete aprire nuovi punti di libero scambio chiedete serenamente aiuto e supporto alla biblioteca».

1 Commento

1 Commento

  1. Gionni Lanfredi

    19 Gennaio 2019 at 11:53

    Bellissima iniziativa ,e buona continuazione grazie.

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