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Serravalle accorpamento confermato: solo due classi di seconda media

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Serravalle accorpamento confermato. «Attualmente ci sono 25 alunni in un’aula e 25 nell’altra. E’ una situazione gestibile e l’offerta formativa viene garantita», dichiara la dirigente

Serravalle accorpamento confermato

Per ora confermate due sezioni di seconda alle medie di Serravalle. I 53 ragazzi che l’anno scorso hanno frequentato la prima media sono stati raggruppati in due classi anziché in tre. L’accorpamento comunicato nei giorni scorsi aveva preoccupato molto i genitori. La prospettiva di avere una classe da 27 allievi e una da 26 poteva provocare, a detta delle famiglie, delle ricadute sul piano formativo e di sicurezza. Il Comune si era unito ai timori dei genitori assicurando di mobilitarsi e seguire con attenzione la vicenda. Ora la situazione risulta in parte cambiata. «Ci sono due sezioni, è vero che non c’è ancora nulla di definitivo, però mi piacerebbe anche sottolineare che i numeri sono cambiati rispetto a quelli presentati nella lettera scritta dai rappresentanti delle famiglie. Attualmente ci sono 25 alunni in un’aula e 25 nell’altra – evidenzia la dirigente scolastica Maria Elena Murgia -. Tengo a precisare che la diminuzione degli alunni non si è verificata solo nella nostra realtà ma un po’ in tutte le scuole. Nel periodo estivo spesso vengono presentati i nulla osta, qualche nostro allievo si è spostato in scuole vicine e altri studenti si sono trasferiti da noi».

La preside intende tranquillizzare le famiglie

La preside intende anche tranquillizzare le famiglie. «Gli alunni ci stanno in classe dal punto di vista degli spazi, ricordo che ci sono anche momenti di condivisione reciproca tra le sezioni. E’ una situazione gestibile e l’offerta formativa viene garantita – prosegue Murgia -. Sono inoltre molto fiduciosa nei docenti che sono disponibili e molto preparati. Ricordo infine che per i ragazzi con particolari necessità ci sono anche professori di sostegno che possono dare anche un contributo a tutta la classe laddove ci fosse bisogno». Anche il Comune sta seguendo la vicenda. «Risposte ufficiali non ne ho avute – spiega il sindaco Massimo Basso -. Ho richiesto un incontro urgente con gli organi competenti. Non sono i numeri a preoccupare, il problema è più articolato e riguarda l’attività didattica. Vorrei comunque suggerire a tutti di evitare le polemiche. Siamo tutti qui per lavorare bene per i nostri ragazzi».

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