Seguici su

Attualità

Studenti Gattinara premiati dagli alpini per la ricerca sui caduti

Pubblicato

il

studenti gattinara

Studenti Gattinara ricostruiscono le vite dei soldati caduti in guerra: il lavoro è stato promosso dall’Associazione Alpini.

Studenti Gattinara ricordano i caduti

Si è concluso a Gattinara il progetto “Il milite non più ignoto”, promosso dall’Associazione nazionale alpini in tutta Italia, e rivolto alle scuole medie, in occasione del centenario della Prima guerra mondiale. L’attività, infatti, è iniziata già nel 2015, quando si sono aperte le celebrazioni del centenario della Grande guerra, e si è chiusa ieri, con la premiazione della scuola da parte delle penne nere. Il progetto ha coinvolto le classi di terza media che si sono succedute in questi anni, con il supporto del gruppo Alpini Gattinara.

Cento caduti

Le penne nere hanno aiutato le scuole a individuare i cento nomi di gattinaresi caduti durante la Prima guerra mondiale. In realtà si tratta di 99, più uno caduto in seguito alle ferite della guerra di Libia. In questi anni i ragazzi di terza media hanno svolto un accurato lavoro di ricerca per ripercorrere le vite di questi ragazzi morti in guerra, consultando l’archivio comunale, l’archivio di Stato a Vercelli, l’archivio parrocchiale e i documenti dell’Associazione culturale. E’ stato un lavoro di ricerca molto coinvolgente per i ragazzi. Per alcuni dei caduti è stato anche ricostruito l’albero genealogico.

Il premio

Dall’Ana nazionale è arrivato per la scuola media un contributo di 500 euro come premio per il lavoro svolto. A livello regionale il lavoro degli studenti gattinaresi è arrivato al primo posto, a parità di punteggio con la sezione di Saluzzo. Confrontando i punteggi con le altre regioni, il lavoro svolto dalla scuola di Gattinara si è attestato al secondo posto in un’ipotetica classifica nazionale.

La stessa iniziativa è stata proposta a Grignasco.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *