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Trivero affiderà a privato il servizio degli scuolabus

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Il personale manca e i mezzi sono vecchi: diventa indispensabile trovare una soluzione alternativa

L’amministrazione comunale di Trivero sta lavorando a un progetto che vedrebbe affidato tutto il servizio scuolabus a qualche impresa o cooperativa esterna. E’ un’idea accennata anche in sede di consiglio, tanto più che la situazione dei mezzi è tutt’altro che rosea (l’ultimo acquisto è stato uno scuolabus di seconda mano dal Comune di Sostegno). Ma per acquistarne uno nuovo servono decine di migliaia di euro e per ora di contributi non ce ne sono. Da qui l’idea di dare in gestione il servizio esternamente, una strada già attuata da Cossato e Valle Mosso. Tra personale che manca e mezzi vecchi diventa quindi sempre più indispensabile trovare una soluzione alternativa.

Nel caso di Trivero il problema è relativo al parco mezzi. A inizio anno i bambini erano rimasti a piedi per la rottura di due scuolabus, si era arrivati a sospendere il servizio per alcuni giorni salvo poi riattivarlo. «Abbiamo preso uno scuolabus dal Comune di Sostegno – ha spiegato il sindaco Mario Carli -. E’ un veicolo funzionante ma datato, che però garantisce di portare avanti il servizio». Una soluzione futura e meno precaria va trovata per non rischiare di trovarsi ancora una volta con gli scuolabus fermi per qualche guasto. Inoltre le spese di gestione sono sempre più importanti da sostenere, tra assicurazione, manutenzione e rifornimento. I Comuni che già hanno sperimentato lo scuolabus gestito da una ditta esterna di fatto non devono più preoccuparsi della manutenzione e di altre spese. In parte il servizio era già stato esternalizzato precedentemente.

Anche quest’anno l’incarico è stato affidato alla cooperativa sociale “Orso blu” di Biella, che si occupa già da tempo di guidare gli scuolabus comunali garantendo quotidianamente il trasporto degli alunni da casa a scuola e viceversa. «Come giunta stiamo facendo un ragionamento – aveva spiegato nell’ultima seduta Carli – valutando se non sia il caso di puntare su un servizio esterno. In questo modo a carico del Comune ci sarebbero meno spese. E’ logico che prima di fare un passo del genere vogliamo capire anche i costi e se il servizio può essere gestito come avviene attualmente».

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