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Trivero compleanno numero 103 per nonno Piero

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trivero compleanno numero

Trivero compleanno da record per Piero Dalle Nogare, di Trivero.

Trivero compleanno a quota 103

Il 27 giugno ha tagliato il traguardo dei 103 anni. Compleanno da record per Piero Dalle Nogare, secondo uomo più anziano di Trivero preceduto solo di poche settimane dall’ex orologiaio Pietro Lachi. Lui è nato il 27 giugno 1915, l’artigiano di Ponzone è invece venuto al mondo l’8 maggio dello stesso anno. Quest’ultimo originario del Varesotto, mentre Pietro è uno dei tantissimi veneti che arrivarono nel Triverese dopo la prima guerra mondiale, spinti dalla ricerca del lavoro e attirati dal boom dell’industria tessile che si stava sviluppando nel Biellese.

A Pratrivero

Nonno Pietro vive sempre nel suo alloggio di frazione Pratrivero, nel caseggiato dove fino a qualche anno fa al piano terra c’era l’ufficio postale. E’ in discreta salute, e conserva un buon grado di autonomia, se consideriamo l’età. Ieri è stato festeggiato dai suoi familiari, a partire dai due figli Renzo e Roberto, entrambi ben conosciuti in zona anche per via del loro impegno nel volontariato (uno è capogruppo dell’Aib, l’altro è impegnato da sempre con Mani tese).

La storia

Come accennato, le radici di nonno Pietro sono in Veneto. Più precisamente, è nato a Conco: un paese da dove molte famiglie si sono trasferite in Piemonte e in Lombardia alla ricerca di un lavoro. Assieme a Lusiana, Conco è la località dove tante famiglie triveresi hanno i loro parenti: e non è un caso se lo scorso ottobre è stata proprio Lusiana la meta scelta come regalo a don Gianni Pedrolini, parroco di Trivero Matrice, per i suoi 50 anni di sacerdozio.

Da Conco la famiglia Dalle Nogare si trasferì in Piemonte quando Pietro aveva solo dodici anni. All’epoca si iniziava a lavorare già da ragazzini, perché di soldi ne giravano pochi. Lui trovò un posto alla Giletti di Ponzone, rendendosi autonomo e vivendo praticamente da solo nonostante la giovane età. Quando aveva 19 anni, dopo la visita militare, decise di entrare negli alpini. Qualche anno dopo scoppiò la seconda guerra mondiale e Piero Dalle Nogare venne chiamato alle armi: dovette combattere nelle campagne in Grecia, Albania e Montenegro. Fu anche deportato in Germania, dopo la firma dell’armistizio e la caduta del fascismo, e gli toccò andare a estrarre carbone in miniera, praticamente schiavo del regime di Hitler. Fu liberato dai russi che avanzavano da Est, dopo aver patito il freddo e la fame, e aver anche disperato di poter tornare a casa. Invece riuscì non solo a tornare in paese, ma anche a trovare una ragazza a cui volere bene: Mary, la donna che sposò e che gli diede i due figli, che a loro volta gli diedero altri nipoti. Una famiglia che ieri si è riunita intorno a lui per fargli gli auguri e dimostrargli ancora una volta l’affetto di tutti.

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