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Trivero, esposto della Lega per il 118 a mezzo servizio

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La copertura h24 è prevista dal piano regionale 2011

La Lega nord di Trivero, stufa di  attendere l’ambulanza medicalizzata attiva 24 ore,  ha deciso di passare ai fatti presentando un esposto in Procura contro i vertici del 118 e la Regione per la mancata attuazione di una delibera già presente da anni nei cassetti di Palazzo Lascaris.

«Non possiamo più aspettare e far passare un altro anno in silenzio – spiega il segretario di Lega Nord Trivero Fulvio Chilò -. Da tempo il territorio chiede di avere una ambulanza medicalizzata finora solo promessa ma non presente tutti i giorni, per questo è stato presentato un esposto affinchè si possa dare sicurezza e assistenza continua alla popolazione in caso di emergenza».

Chilò tira fuori i documenti. «L’ambulanza a Trivero è prevista dal piano sanitario regionale del 2011, c’è inoltre una delibera regionale del 2013, ma non si è mai passati dalla carta ai fatti». Ed è proprio questo che Chilò e il gruppo Lega nord vogliono capire. «Credo che tutti gli amministratori stiano spingendo per poter portare a casa questo importante servizio, ma visto che finora gli incontri non sono serviti vediamo se funziona un’altra via».

Era il settembre del 2014 quando i vertici del 118 in biblioteca a Trivero annunciarono la disponibilità di portare a termine il progetto 118 attivo 24 ore su 24 a servizio dell’intera vallata. La cosa sembrava pure imminente, ma da allora nulla è cambiato. Nell’ottobre del 2016 poi la giunta del sindaco Mario Carli con il presidente dell’Unione montana Biellese orientale Carlo Grosso avevano avuto un colloquio in Regione con l’assessore Antonio Saitta. Proprio quest’ultimo aveva prospettato la possibilità di partire con il progetto nei primi mesi del 2017 grazie all’assunzione anche di nuovi operatori e di un avanzo di bilancio, ma Lega Nord vuole tempi certi e non si accontenta più di promesse.
Fatto sta che la situazione attuale è ben diversa da quella prospettata nelle delibere e nelle promesse.

«Attualmente – riprende il segretario Fulvio Chilò – è presente una ambulanza medicalizzata solo da lunedì a venerdì, tutte le notti manca l’infermiere impedendo al medico di applicare le manovre e terapie d’urgenza che richiedono la presenza di entrambi. Paradossalmente poi il sabato e la domenica, quando arrivano i turisti, non c’è neppure il medico ma solo autista e barelliere volontari che possono fare solo alcune operazioni, in attesa dei rinforzi provenienti da Cossato o Borgosesia».