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Un nuovo Tognu Patognu per il carnevale di Roccapietra

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E’ Matteo Bettoni, mentre la figura di Catlina rimane affidata a Yvonne Defilippi

La tradizione del carnevale porta sempre con sé qualche novità e coinvolge tutti, anche i comitati dei centri più piccoli. Come Roccapietra, che quest’anno dà il via ai festeggiamenti sotto la prima presidenza di Anita Musati. Mentre la figura di Catlina rimane affidata a Yvonne Defilippi, il suo compagno, Tognu Patognu Magunela, ha il volto nuovo di Matteo Bettoni, riproposto dopo qualche anno di assenza dal comitato in maschera. Il seguito è composto da Alessandro Dago, Boris Defilippi, Arianna Fornara, Francesca Gallino, Cristina Stomboli e Vittoria Tolasi. Come Ciambellano, Gianni Ambrosino.

La loro presentazione ufficiale avverrà il 20 gennaio al Ballo dei “4 Rioni” al bocciodromo di Crevola. Appuntamento successivo la sera del 3 febbraio, dalle 21, con la tradizionale tombola all’osteria “Il Camoscio”. Sempre qui i più piccoli troveranno ad attenderli regalini e cioccolata calda durante il “Ballo dei bambini” del giorno 12, a partire dalle 15. Il gruppo mascherato busserà alle porte per la colletta pro paniccia il weekend successivo, 18 e 19 febbraio: «Venderemo la canzone di carnevale, raccoglieremo riso, verdure e offerte – dice la neo-presidentessa Anita Musati -, ma soprattutto porteremo allegria e un po’ di musica nelle case». Chi volesse contribuire a preparare la tipica minestra può dare una mano sabato 25 con la pulizia delle verdure oppure aiutare ad allestire la “crava”, l’impalcatura che servirà per cucinare la paniccia nel piazzale della stazione il giorno successivo, domenica 26 febbraio. Una volta pronta, si potrà gustare il tipico minestrone a “Il Camoscio” tutti insieme.

Ultima data il 4 marzo, dalle 18.30, con una novità degli ultimi anni: il giro delle fontane in notturna, proposto solo quando i festeggiamenti durano per molte settimane. Seguiranno la lettura del testamento e il rogo del Tognu, poi un piccolo spettacolo pirotecnico. «Sono orgogliosa del mio paese e faccio appello ai più giovani – conclude Musati -. Il carnevale, oltre a essere una forma di rispetto per le proprie tradizioni, aiuta a crescere e ad abbassare la timidezza: può essere uno strumento prezioso per tutti».

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