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Varallo, all’artistico mancano gli iscritti: la prima a rischio

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Genitori e alunni scrivono all’Ufficio scolastico regionale: «Si cerchi una soluzione a questo enorme problema»

Estate di incertezza per l’artistico di Varallo, liceo che fa capo all’istituto superiore “D’Adda” che raggruppa anche classico, linguistico e tecnico economico. Come accade da anni, il numero degli iscritti alla prima non è sufficiente a garantire la formazione di una classe “regolare” e la presenza di un liceo analogo a Romagnano, quindi a solo qualche decina di chilometri di distanza anche se in un’altra provincia, poco aiuta. Al momento le iscrizioni sono dieci e dunque «la classe non è stata autorizzata in organico di diritto – fa sapere il preside Enzo Portalupi -, potrà però esserlo in organico di fatto. Attendiamo fiduciosi». 

Ma la preoccupazione dei ragazzi che hanno scelto questo indirizzo di studi, e dei loro genitori, cresce: «A seguito di un’assemblea presso la scuola – riferisce Portalupi – alcune famiglie hanno scritto e firmato una lettera per sottolineare quali difficoltà gli alunni dovrebbero affrontare se fossero costretti a sottoporsi a spostamenti quotidiani molto più lunghi oppure, come accadrebbe nella maggioranza dei casi, se si vedessero costretti a sacrificare le loro inclinazioni e scegliere un corso di studi alternativo a quello che vorrebbero frequentare».

Indirizzata a Fabrizio Manca, direttore generale dell’ufficio scolastico per il Piemonte, e ad Antonio Catania, direttore dell’ufficio scolastico territoriale per la provincia di Vercelli, la lettera riporta dunque l’appello di alunni e genitori: «E’ chiaro per tutti noi che il numero di iscritti è ridotto, ma vogliamo sperare vivamente che si cerchi una soluzione a questo enorme problema». Poi viene sottolineato il fatto che «la mancata autorizzazione della classe  comporterebbe la scomparsa di un indirizzo di studi, lasciando sussistere il solo liceo artistico di Vercelli». 
Con i ragazzi di quinta che si sono da poco diplomati, l’artistico di Varallo conta attualmente solo una classe, che a settembre inizierà il terzo anno. Quindi se non dovesse partire la prima, il futuro del liceo sarà sempre più incerto.   

«Raggiungere la città di Vercelli sarebbe logisticamente molto complesso se non proprio impossibile – sottolineano ancora gli alunni nella lettera -, considerano la provenienza di alcuni di noi dai paesi dell’alta Valsesia».

Ricordano inoltre la ricchezza culturale e artistica del territorio e della città di Varallo con il suo Sacro Monte che rende dunque importante la presenza di un liceo artistico. Tant’è che a partire dall’anno scolastico 2015/2016 il Comune ha messo a disposizione del liceo alcuni locali nella “Gerusalemme valsesiana” per permettere agli alunni di studiare e lavorare direttamente all’interno del complesso. 

«Fossimo costretti a scegliere un’alternativa all’artistico – concludono –  ci sentiremmo in imbarazzo, poiché saremmo costretti a soffocare una grande passione e un talento che avremmo potuto accrescere. Vogliamo pertanto sperare che l’amministrazione scolastica abbia un occhio di riguardo per le difficoltà delle famiglie che abitano nei territori montani e periferici e autorizzi la costituzione della classe prima artistico nell’organico di fatto, anche se questo richiede una parziale deroga ai criteri previsti dalla normativa».

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