Seguici su

Attualità

Varallo, la Lega a Molino: «Ora fuori dall’Atap»

Pubblicato

il

Il direttivo provinciale invita l’ex assessore a lasciare l’incarico di vice presidente dell’azienda di trasporti pubblici

Alle dimissioni dalla giunta comunale dovrebbero seguire quelle dai vertici di Atap. Questa la strada da seguire, secondo la Lega Nord provinciale, per l’ex assessore comunale di Varallo Marco Molino.

Lasciati a gennaio gli assessorati a industria, ambiente, patrimonio e urbanistica, portati avanti per anni nell’amministrazione comunale varallese, prima con Gianluca Buonanno sindaco e poi con Eraldo Botta, Molino ha già ufficializzato la sua decisione di candidarsi a sindaco alla prossima tornata elettorale. Una scelta che i vertici provinciali del Carroccio rispettano, pur non condividendola, ritenendo che Molino dovrebbe lasciare anche l’incarico di vice presidente nel consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporti automobilistici pubblici delle province di Biella e Vercelli.

«Molino non è arrivato ai vertici di Atap per i suoi meriti e le sue competenze, ma per una precisa scelta politica, chiara e condivisa – dichiara il vice segretario Gian Carlo Locarni a nome del direttivo provinciale della Lega -. Quindi riteniamo che Molino, che reputiamo una persona seria e intelligente, debba fare un passo indietro, coerentemente con la scelta fatta di lasciare la squadra di Botta con cui fino a ieri ha amministrato Varallo».

Una scelta dunque che impone l’altra secondo il gruppo provinciale del Carroccio: «Non biasimiamo Molino per la decisione presa di candidarsi a sindaco – prosegue il vice segretario -, ma avremmo preferito che optasse per un percorso diverso, più rispettoso delle scelte portate avanti in tanti anni di amministrazione nella squadra guidata da Botta, che finora ha fatto un lavoro eccellente per la città e il territorio valsesiano».

E sono stati proprio i suoi incarichi in giunta a portare Molino a ricoprire anche altri ruoli: «Il fatto di essere filosoficamente vicino alla Lega ha sicuramente avuto il suo peso nella nomina il maggio scorso in seno al consiglio di amministrazione di Atap con un incarico di vice presidente, per il quale, ora che non è più assessore, viene anche retribuito. E questo non ci sembra corretto – sottolinea il direttivo provinciale del Carroccio -. Per cui restiamo in attesa delle sue dimissioni, augurandogli intanto di essere un buon “secondo posto” alle prossime elezioni comunali».